Per ogni medaglia olimpica, l’atleta che sale sul podio prende un premio in denaro. Pochi sanno che per i vincitori delle paralimpiadi il premio è circa la metà di quello dei normodotati. Questo trattamento è ingiusto e inaccettabile, perché rimanda ad un’idea di svalutazione di chi ha un handicap, ormai superata nella cultura generale.
Il tema è stato posto già da tempo, ma le istituzioni sportive fanno orecchie da mercante. Ora, dopo i fasti delle ultime prestazioni strepitose di Tokyo di questi “atleti della reazione”, sarebbe il momento giusto di parificare i premi. Facendo un’azione di giustizia e mandando anche un messaggio ai tanti giovani con esiti invalidanti: siete ancora in grado di dare molto e avete la stessa dignità di tutti: coraggio!
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