L’Associazione Stampa Toscana esprime «soddisfazione per l’esito delle indagini che hanno condotto al rinvio a giudizio davanti al Tribunale di Lucca di tre persone con l’accusa di diffamazione per i commenti su Facebook ad una notizia pubblicata dal sito web Versilia Today». La testata online, spiega in una nota il sindacato regionale, «aveva riportato nell’aprile dello scorso anno la notizia di un uomo denunciato dai carabinieri per la violazione delle norme allora vigenti relative al lockdown. Subito dopo la pubblicazione della notizia sul profilo Fb di VersiliaToday sono apparsi commenti di insulti e di accuse nei confronti dei giornalisti del sito web, tra cui quella di essere “pagati” dalle forze dell’ordine. Da qui la denuncia nei confronti dei “leoni da tastiera”, alcuni dei quali avevano coperto la loro vera identità, le indagini ed il rinvio a giudizio».
«È una vicenda – commenta il presidente dell’Ast Sandro Bennucci – che dimostra che non si possono insultare e accusare ingiustamente o addirittura minacciare i giornalisti solo per aver fatto il loro delicato e faticoso lavoro ed essere poi sicuri della propria impunità. Il rinvio a giudizio per diffamazione segue di pochi giorni l’identificazione e la perquisizione di un quarantenne di Lucca che aveva inviato messaggi con minacce di morte a Controradio, “accusando” l’emittente di essere a favore dei vaccini anti-Covid». L’Associazione Stampa Toscana, conclude Bennucci, «è a fianco di tutti i colleghi ingiustamente insultati e minacciati, ringrazia le forze dell’ordine e la magistratura per il loro impegno in questa direzione e rinnova l’invito ai colleghi a non sottovalutare mai e a denunciare qualsiasi episodio che offenda, tenti di intimidire o minacci ogni giornalista o ne possa mettere a rischio l’incolumità».