Il Cielo come ultima frontiera inviolata: il nuovo west che l’uomo cerca di colonizzare “a suon di satelliti”. E’ questo il tema cruciale su cui poggia le basi ‘Libra. Una storia futura’, uno spettacolo con attori e ologrammi che debutterà, dall’8 al 12 settembre prossimo, dapprima nella splendida cornice del Castello Miramare di Trieste e successivamente della Fortezza di Gradisca.
Lo spettacolo – che si inserisce all’interno del SISSA Summer Festival, realizzato in partnership con il Museo storico, il Parco del Castello di Miramare, il Ministero della Cultura e con il patrocinio della Regione FVG – è frutto di una collaborazione tra l’astrofisico Roberto Trotta e il regista Gigi Funcis e lancia un allarme alla società civile perché si intervenga prima che sia troppo tardi. Lo spettacolo trova ambientazione nel 2042: il cielo è oscurato dai satelliti artificiali di una multinazionale che viaggiano a orbita bassa, formando costellazioni artificiali, e impedendo la visione del firmamento. La rete internet ultraveloce ha come prezzo la continua presenza di spot su ogni dispositivo della terra. I baroni dello spazio offrono anche servizi per clienti agiati come creare aree a richiesta, richieste artificiali per feste e messaggi enormi. Virgil, supervisore della multinazionale, scopre misteriosi fotogrammi nella pubblicità che risultano collegati a una sindrome collettiva di cui soffre anche sua moglie. Basterà l’aiuto di un’adolescente e un’intelligenza artificiale per risolvere il problema?
Un tema apparentemente fantascientifico ma che in realtà poggia le basi sull’allarme che astronomi di fama internazionale stanno lanciando ormai da tempo. L’astrofisico Roberto Trotta ha chiarito infatti che dal 2019 la comunità di astronomi professionisti e astrofili amatoriali ha assistito con crescente allarme al lancio ravvicinato di migliaia di satelliti da parte di aziende private, tesi a fornire un servizio di internet satellitare globale. Questi satelliti, in orbita bassa, stanno riempiendo il cielo notturno, creando gravi problemi all’astronomia ottica e radio. Dal 1957– anno del lancio del primo satellite artificiale, lo Sputnik sovietico – sono stati lanciati circa 6.000 satelliti artificiali. In soli due anni SpaceX ne ha lanciati oltre 1.800. “Comunicare la scienza usando modalità innovativa è il principale obiettivo di questo progetto interessante. Oltre a ciò, si porta all’attenzione del grande pubblico la problematica dell’inquinamento dello spazio, che sta assumendo forme nuove e preoccupanti” è astato il commento di Stefano Ruffo, Direttore della SISSA.
Libra è un progetto spettacolare che, tra ologrammi, inediti visual effects, intelligenza artificiale e attori in carne e ossa, si muove tra teatro e astronomia, scienza e fantascienza, filosofia e attualità – con i contributi video d’eccezione di Carlo Rovelli, Piergiorgio Odifreddi e l’archeo-astronomo Ed Krupp.