Ministro della Cultura Dario Franceschini, (mail: gabinetto@beniculturali.it)
intendo comunicarle la mia indignazione per la nomina di Andrea De Pasquale alla guida dell’Archivio Centrale dello Stato. Questa persona, infatti, si è dimostrata un ammiratore del fascista Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo e fervente promotore del neofascismo, pesantemente coinvolto nella stagione stragista 1969-1974, che ha provocato 92 morti, 2795 feriti, in 4065 attentati, fra cui 7 stragi. A fronte di tanto orrore eversivo, De Pasquale non ha problemi a definire Rauti uno statista “attivo, creativo, riflessivo e critico”.
Ministro Franceschi,
come sa, De Pasquale nel suo nuovo ruolo dovrà analizzare tutto il materiale desecretato riferito a stragi neofasciste. Quali garanzie di lucidità democratica può offrire dopo il suo panegirico per Rauti? Nessuna. Allora le chiedo – unendomi al medesimo appello dei familiari delle vittime di stragi – di onorare la Costituzione antifascista su cui ha giurato per accedere alla sua carica, revocando De Pasquale da un incarico che richiede ben altra capacità di valutazione storica e politica.
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