“Sono arrivati stamattina alle sette i primi cittadini afghani che attendevamo da giorni. Sono 121 e li abbiamo trasferiti in strutture alberghiere a Durazzo”. Così ci informa Bruno Prifti, coordinatore in Albania dell’organizzazione italiana Vento di Terra, dopo giorni di attesa snervante.
Vento di Terra è una organizzazione italiana attiva in Afghanistan dal 2014, con progetti rivolti in particolare alle donne. Come scrivevano sul loro sito lo scorso 23 agosto, si sono subito attivati, visto l’imminente ritiro delle forze militari occidentali: “Abbiamo lanciato un appello lo scorso luglio, cui hanno aderito le Ong italiane che hanno operato o stanno operando in Afghanistan. Abbiamo chiesto al Governo italiano di destinare parte della somma risparmiata con il ritiro del contingente a progetti umanitari e inoltre di aprire le liste per l’evacuazione anche agli operatori afghani che hanno collaborato con le Ong e a persone che si trovano in situazione di rischio.”
Con il coinvolgimento diretto dei ministeri degli Esteri e della Difesa italiano e su indicazione di varie Ong si sono stilate quindi le liste di nominativi di persone da evacuare da Kabul.
Sempre da Tirana, Bruno ci racconta come è nata questa operazione di evacuazione da Kabul verso l’Albania: “L’arrivo di questo primo gruppo è frutto di una collaborazione con il governo americano che prevede l’arrivo qui, e l’accoglienza temporanea, di 3000 profughi. Noi che operiamo sia in Afghanistan, sia in Albania, stiamo collaborando a questa operazione”. “Certo”, sottolinea Bruno, “Per un paese come l’Albania ospitare così tante persone non sarà facile, ma l’ospitalità è uno dei nostri valori”.
Alla solidarietà si è riferito anche il premier albanese Edi Rama, in un’intervista rilasciata alla BBC: “Lo facciamo perché è ciò che noi siamo. Innanzitutto perché in Albania abbiamo un codice di onore che prevede che chi ha bisogno di aiuto è nostro ospite. E poi perché anche noi siamo stati ‘afghani’ alcuni decenni fa, quando scappammo da qui e bussammo alle porte di altri paesi europei…”.
È del 15 agosto l’approvazione del governo di Tirana della richiesta arrivata da Washington di ospitare temporaneamente rifugiati politici afghani, tra interpreti e altro personale che ha collaborato con l’esercito americano, e che hanno fatto richiesta di ingresso negli USA.
L’aereo della Egyptian Almasria Universal Airlines atterrato a Tirana, è arrivato alle sette stamattina da Kabul via Tbilisi, in Georgia. Tra i rifugiati accolti, famiglie con bambini anche piccoli e persone disabili. Il governo ha dichiarato che resteranno almeno un anno, durante il quale si concluderanno le procedure di rilascio di visto speciale per l’ingresso definitivo negli USA.
(da balcanicaucaso.org)