Sabato 31 luglio a Tolmezzo si è svolto un incontro partecipato con Paola e Claudio, genitori di Giulio Regeni, partendo dal libro “Giulio fa cose” scritto da loro con Alessandra Ballerini, la loro avvocata che, impossibilitata ad essere presente, ha inviato una registrazione audio. L’incontro ha preceduto il concerto di Daniele Silvestri ed è stato guidato da Paola Colombo, presidente del Festival culturale Vicino/Lontano che si svolge a Udine e che da quest’anno si prolunga in alcuni luoghi della montagna. Nell’incontro sono emerse le difficoltà e le amarezze per diverse situazioni e insieme la determinazione, la tenacia e la perseveranza che hanno portato il 25 maggio scorso al rinvio a giudizio dei responsabili della tortura e dell’uccisione di Giulio e che il 14 ottobre vedranno l’inizio del processo. È stata evidenziata la grande importanza del popolo giallo per le mobilitazioni, le prese di posizione, le doverose pressioni, richiamando alla necessità di un impegno continuo oltre i momenti particolari. La brevità del tempo a disposizione non ha per nulla sminuito, bensì concentrato l’intensità e la forza delle parole. Pierluigi Di Piazza, presidente di Articolo 21 Friuli Venezia Giulia, ha evidenziato la gravità estrema della vendita delle navi militari all’Egitto, parte di una commessa che fa inorridire per la sua ampiezza e che contravviene a una legge del nostro Paese. Nel libro è scritto che ci sono volute 225 pagine per raccogliere gli esiti dell’autopsia sul corpo martoriato di Giulio. Accostare il metallo delle armi, delle navi è come continuare a torturare ancora.
(Nella foto un momento della manifestazione)