C’è il naufragio in mare, che conosciamo bene nel Mediterraneo; ma c’è anche il naufragio in terra, come in Afghanistan, dove un intero popolo sta annegando nella violenza dei talebani, che stanno riconquistando il paese. E praticheranno la stessa angheria che già sperimenta vent’anni fa con la violazione dei diritti umani e la feroce sottomissione delle donne. Ora l’Afghanistan sta ripiombando in quell’oscurantismo, nella totale indifferenza dell’Occidente. Con gli Usa e alleati vari (tra cui l’Italia) che in vent’anni di mera occupazione militare, non hanno saputo sviluppare né una società civile preparata, né istituzioni efficienti e prive di corruzione. Gli unici agenti di cambiamento sono stati le Ong e il volontariato internazionale, che hanno operato a stretto contatto con la popolazione.