Venezia, il G20 dell’Economia con Il Global Forum on Productivity dell’Ocse, l’International Taxation Symposium e il “conclave” dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali europee, la conferenza dedicata al Clima. In laguna sono sbarcate le delegazioni provenienti da tutta Europa e la città è stata posta sotto stretta sorveglianza da imponenti misure di sicurezza. Decine di motovedette e pattugliatori della Guardia di Finanza, Carabinieri, Guardia Costiera, Polizia di Stato, Polizia urbana, elicotteri che volteggiano fragorosamente sul cielo per ore. Centinaia di agenti, in divisa antisommossa, in borghese, operatori sanitari sulle ambulanze di mare e perfino vigilantes ad ogni imbarcadero dei vaporetti incaricati a sorvegliare il flusso di turisti, residenti e attivisti di movimenti no global arrivati con l’intento di manifestare e protestare. nel pomeriggio si sono verificati scontri e cariche della polizia nella zona delle Zattere e ponte dell’Accademia, il ponte di Calatrava è stato imbrattato di vernice rossa. Fumogeni, petardi e lancio di bottiglie. I manifestanti che tentavano di sfondare per raggiungere l’Arsenale, nel totale caos vissuto da turisti increduli e spaventati. Gli alberghi dove risiedono centinaia di ospiti sorvegliati giorno e notte da pattuglie che si davano il cambio mentre sotto i pontili delle rive sommozzatori della Polizia si immergevano per scandagliare i fondali e bonificarli mentre i turisti incuriositi si affrettavano a scattare foto ricordo: a qualcuno è parso di stare sul set di un film d’azione. Lo stesso accadeva a terra negli spazi dell’Arsenale in cui si svolge il G20: artificieri e cani anti esplosivi, tiratori scelti, droni e tutto quello che viene approntato per evitare incidenti o incursioni da parte di chi vuol dissentire pubblicamente. Si è parlato dell’urgenza di aumentare i finanziamenti pubblici a livello internazionale, della crisi sanitaria globale che ha messo in ginocchio l’intera economia su scala mondiale e di tasse, tema alquanto divisivo. I veneziani sembrano non farci caso ma le restrizioni alla libera circolazione sono evidenti: deviazioni di linee con vaporetti che seguono percorsi alternativi o fermate sospese, transenne e cancelli per delimitare l’aerea di sicurezza e i residenti in zona muniti di lasciapassare. Intorno al Teatro alla Fenice sono stati disposti decine di agenti di polizia e carabinieri dotati di scudi e a terra i loro zaini con il materiale necessario per difendersi da eventuali sommosse, giunti in uno dei luoghi simbolo di Venezia per sorvegliare un’ evento in corso al suo interno (prima dell’arrivo lunedì del direttore Riccardo Muti per dirigere l’Orchestra Cherubini in un concerto straordinario ), mentre frotte di turisti americani, spagnoli, e qualche sudamericano, circolavano tra lo stupore e l’incredulo nel trovarsi in una Venezia blindata con 30 gradi e un tasso d’umidità al 49 %. Nelle calli e nei campielli sono tanti piccoli esercizi commerciali chiusi con cartelli sulle vetrine con la scritta “affittasi” ormai sbiaditi, segno di un declino irreversibile per chi non poteva mantenere aperta la propria attività. Da New York atterra all’aeroporto Marco Polo la Delta Air con tre voli alla settimana che diventeranno a breve cinque. Ormeggiata nelle vicinanze di Piazza San Marco c’è anche la nave scuola della Marina Militare Italiana, Palinuro “sorella minore” della Vespucci, che di sera si illumina con il tricolore per celebrare i 1600 anni della nascita di Venezia.
Ma Venezia in questi giorni è anche Biennale Teatro con il suo 49esimo Festival Internazionale del Teatro firmato da Stefano Ricci e Gianni Forte con spettacoli internazionali, tra cui quello di Krzystof Warlikowski premiato con il Leone d’Oro alla carriera, “We are Leaving” e Kae Tempest a cui è stato consegnato il Leone d’Argento che oggi sabato 10 luglio, alle 21, al Teatro Goldoni presenta “The Book of Traps & Lessons” versione “spoken word”. Alle 18 in Campo Santo Stefano la Biennale College Teatro 2021 va in scena la performance site specific di Stellario Di Blasi “ Ab Imis Iolagemmainnestai”. L’economia e la cultura per qualche giorno costrette a convivere insieme, o forse no…