Sarà consegnato a Maurizio Molinari, direttore del quotidiano La Repubblica, il Premio Cultura Politica Giovanni Spadolini. A Fabrizio Pregliasco, virologo, divulgatore scientifico e figura di spicco nell’ambito dell’associazionismo socio-sanitario, andrà invece il Premio Speciale. La cerimonia del Premio, organizzato dal Comune di Rosignano Marittimo, in collaborazione con la Fondazione Giovanni Spadolini Nuova Antologia, si terrà domenica 25 luglio, ore 18:00, alla Limonaia di Castello Pasquini a Castiglioncello, alla presenza di Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, di Daniele Donati, Sindaco di Rosignano Marittimo e di Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione Giovanni Spadolini, Nuova Antologia. Il prestigioso riconoscimento che vede l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Regione Toscana, è giunto alla XVI edizione. “Ogni edizione del Premio di cultura politica Giovanni Spadolini è particolare- sostiene Cosimo Ceccuti presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia- Il vincitore di quest’anno, Maurizio Molinari, Direttore de La Repubblica e già Direttore de La Stampa, si è formato come giornalista alla “Voce Repubblicana” diretta da Stefano Folli, che lo presenterà durante cerimonia di premiazione.
La “Voce”, agli inizi degli anni Ottanta, era lo straordinario organo di informazione del Partito Repubblicano Italiano, di cui era allora Segretario Nazionale Giovanni Spadolini. I protagonisti del giornalismo politico di oggi, Folli e Molinari, affondano le loro radici nella indimenticabile lezione culturale, etica e professionale dello Statista cui è intitolato il nostro Premio. Particolare anche perché quaranta anni fa nasceva il primo Governo a guida laica – di Spadolini, appunto – della Repubblica”. A distanza di 40 anni dalla nascita di quel Governo il ricordo di Spadolini serve ancora da esempio per tutto il Paese, per lo spirito repubblicano, l’impegno civile e l’azione riformatrice. Spadolini fu uno studioso colto e attento, come ha ricordato recentemente il presidente del Consiglio Mario Draghi, che “scelse di mettere le sue straordinarie doti umane e professionali al servizio dello Stato: la sua fu una stagione di importanti riforme istituzionali che ancora oggi dimostra la lungimiranza della sua esperienza politica”. Il premio sarà consegnato da Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia e da Daniele Donati, Sindaco di Rosignano Marittimo, con le seguenti motivazioni: “A Maurizio Molinari, per l’etica professionale e la capacità di raccontare il mondo, sintesi non comune di saggista, grande inviato e direttore di quotidiani, figura esemplare di giornalista moderno. Osservatore penetrante della realtà italiana e internazionale, collaboratore di numerose testate televisive, Molinari ha nell’atlantismo, nella questione ebraica e nei valori del mondo repubblicano di Ugo La Malfa e Giovanni Spadolini i punti di riferimento del suo impegno politico e civile. Laico, democratico, professionalmente equilibrato fa della ricerca dell’obiettività dell’informazione al servizio dei lettori un punto fermo nella sua opera di giornalista e direttore.”
A Fabrizio Pregliasco, invece sarà consegnato il premio speciale: “per le doti professionali, l’equilibrio e la dedizione infaticabile al mondo del volontariato, che lo hanno reso protagonista umano e generoso nei mesi drammatici della pandemia”.
“La società si trasforma in modo esponenziale – precisa il Sindaco Daniele Donati – l’emergenza sanitaria che ci ha travolto, e che faticosamente tentiamo di superare e lasciarci alle spalle, ha accelerato i processi di cambiamento e aperto nuovi scenari. Nonostante questo il pensiero di Giovanni Spadolini non cessa di essere attuale. Il Premio di cultura politica a lui dedicato è nato per valorizzare opere e contributi volti alla conoscenza, alla tutela dei diritti civili e del sistema democratico, alla riflessione sulle vicende politiche italiane ed europee, nella prospettiva di quello che Spadolini definiva ‘il governo mondiale dell’umanità’. Nel solco di questa tradizione, ora più che mai, siamo felici di ospitare a Castiglioncello questa XVI edizione del Premio. Sarà un’occasione preziosa per riflettere, anche con Maurizio Molinari e Fabrizio Pregliasco, su questi temi e per interrogarci sul futuro che vogliamo costruire per il nostro Paese”
Nato a Roma in una famiglia di origine ebraica, Maurizio Molinari studia all’Harris Manchester College dell’Università di Oxford e all’Università Ebraica di Gerusalemme e si laurea in Scienze politiche nel 1989 e in Storia nel 1993 alla Sapienza – Università di Roma. È giornalista dal 1984. Dal 1997 lavora per La Stampa, di cui è per oltre un decennio (2001-2014) corrispondente da New York. Quindi, brevemente, da Bruxelles e da Gerusalemme, prima di rientrare a Torino come direttore, il 26 novembre 2015. Il 23 aprile 2020 è nominato direttore del quotidiano la Repubblica.
Fabrizio Pregliasco è specializzato in Igiene e Medicina Preventiva e Tossicologia, dal 1991 è docente ricercatore universitario al Dipartimento di Scienze Biomediche del capoluogo lombardo. Medico di grande sensibilità, impegnato nello sviluppo della cultura della solidarietà e dell’inclusione, Pregliasco è direttore scientifico della Fondazione Sacra Famiglia Onlus di Cesano Boscone e direttore sanitario della Casa di Cura Ambrosiana dello stesso Comune. Nella sua carriera è stato nominato anche direttore sanitario dell’Irccs (Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano). Inoltre è professore aggregato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano. Dal 2013 è Presidente di ANPAS (Associazione nazionale Pubbliche Assistenze). Nel 2016 ha vinto il Premio Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione (UNAMSI) per l’attività di divulgazione scientifica in campo medico.
Motivazione
Maurizio Molinari, giornalista e saggista di primo piano nel panorama della stampa italiana, ha compiuto i suoi studi all’Università di Oxford e a quella ebraica di Gerusalemme, laureandosi in Scienze Politiche nel 1989 e in Storia, alla “Sapienza” di Roma, nel 1993. Già nel 1984, all’età di vent’anni, realizza la sua passione per il giornalismo collaborando alla “Voce Repubblicana”, il quotidiano del PRI, diretto da Stefano Folli, respirandone il clima di libertà, di dialogo e di aperto confronto delle idee.
Corrispondente per “La Stampa” da Bruxelles, per un decennio da New York e infine da Gerusalemme, diviene direttore del quotidiano torinese nel 2016, lasciandone la guida nel 2020 per assumere la direzione de “la Repubblica”. Specializzato in politica estera e questioni internazionali, Molinari ha unito l’impegno giornalistico a quello per la saggistica. Esemplari le sue numerose pubblicazioni, tra le quali citiamo: “Il paese di Obama” (2009, vincitore del Premio Capalbio 2011), “Gli italiani di New York” (2011), “Il Califfato del terrore” (2015), “Perché è successo qui. Viaggio all’origine del populismo italiano che scuote l’Europa” (2018) fino ai recenti “Assedio all’Occidente. Leader, strategie e pericoli della seconda guerra fredda” (2019) e “Atlante del mondo che cambia. Le mappe che spiegano le sfide del nostro tempo” (2020).
Osservatore penetrante della realtà italiana e internazionale, collaboratore di numerose testate televisive, Molinari ha nell’atlantismo, nella questione ebraica e nei valori del mondo repubblicano di Ugo La Malfa e Giovanni Spadolini i punti di riferimento del suo impegno politico e civile. Laico, democratico, professionalmente equilibrato fa della ricerca dell’obiettività dell’informazione al servizio dei lettori un punto fermo nella sua opera di giornalista e direttore.
L’ingresso è libero e consentito ad un massimo di 80 persone.