L’esecutivo dell’Usigrai ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi a proposito delle prossime nomine Rai. Di seguito riportiamo il testo della lettera.
“Caro Presidente, Lei è stato rigoroso e geloso custode di 2 istituzioni che dell’autonomia fanno un pilastro portante: la Banca d’Italia e la Banca Centrale Europea. Quindi lei sa che quell’autonomia passa per il rispetto assoluto delle norme che la garantiscono. Ma anche da comportamenti che la assicurano non solo nella forma ma anche nella sostanza. Alcune istituzioni non solo devono essere, ma devono anche apparire autonome. Per questo oggi Le scriviamo. Perché troppe volte abbiamo letto attraverso indiscrezioni di stampa che Lei si appresterebbe a nominare i 2 Consiglieri di Amministrazione della Rai di competenza del governo, indicando sia l’Amministratore Delegato che il Presidente. Gentile Presidente, non lo faccia: la legge attribuisce al governo la sola indicazione dell’Ad, non indichi anche il Presidente. Il testo della norma vuole che il Presidente sia scelto dal CdA. Lo spirito della norma vuole che non sia diretta emanazione del governo. Non compia anche Lei l’errore commesso dai governi che l’hanno preceduta: anche perché i guasti di quelle scelte in Rai sono sotto gli occhi di tutti. Presidente Draghi, assicuri alla Rai quell’autonomia che Lei ha difeso da Presidente della Banca d’Italia e della Bce. La speranza di rinascita e di ripartenza della Rai passa anche per la riconquista della sua autonomia. Se ne faccia custode, rispettando dettato e spirito della legge. E poi se ne faccia interprete imprimendo una svolta al percorso di approvazione della riforma della governance che finalmente liberi la Rai Servizio Pubblico dal controllo sia dei governi che dei partiti, in linea con più sentenze della Corte costituzionale e con le indicazioni europee”.