BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

No vax ed estrema destra, un filo nero unisce le aggressioni ai giornalisti. Ora dossier della Fnsi

1 0

“Giornalisti terroristi, no al green pass. Libertà” gridava pochi giorni fa Giuliano Castellino, il leader di Forza Nuova della capitale che mai si sottrae, già condannato a 5 anni e 6 mesi, insieme a Vincenzo Nardulli,  per l’aggressione ai cronisti de L’Espresso che filmavano la manifestazione di Acca Larentia nel 2019. La destra si è impossessata delle piazze anti vaccinazione che urlano contro le redazioni e minacciano i giornalisti, in una nuova ondata di odio e violenza palpabile in tutta Italia e pure questa volta dal sapore vistosamente fascista. Ci sono un filo nero e un che di già visto nei cortei no vax degli ultimi giorni, dove si urla contro la “dittatura sanitaria”. Chi sta sbraitando contro il green pass e la cosiddetta “dittatura sanitaria”? In base a ciò che si è visto nelle ultime manifestazioni a scendere nelle piazze è un miscuglio di estrema destra, no vax e piccoli imprenditori e commercianti esasperati dalla crisi. Cavalcare la protesta a Roma e nelle altre città che a ottobre vanno al voto è anche una mossa politica precisa, studiata, di quei partiti che cercano di smarcarsi dalle scelte di Governo sulle vaccinazioni e la prudenza. Va avanti così da mesi ma ora qualcosa è cambiato in peggio e nel mirino, neanche a dirlo, sono finiti i giornalisti. Emblematico il tentativo fatto durante la manifestazione romana della scorsa settimana di “marciare” verso la sede della Rai. E nelle stesse ore il giornalista Saverio Tommasi è stato aggredito mentre seguiva le manifestazioni di protesta contro il green pass a firenze. Il movimento contrario al passaporto vaccinale sta paragonando questa misura alla stella gialla del periodo nazista. Lo si è visto in Liguria durante alcuni cortei sempre la scorsa settimana. Ed è paradossale se si pensa che alla guida di molte manifestazioni ci sono gli “eredi” postmoderni del nazismo. Un clima pessimo che ha contagiato anche la rete, come si evince dall’incredibile racconto del giornalista di Fanpage Ciro Pellegrino, il quale ha scoperto che su una chat privata (ma assai numerosa) di Telegram lo hanno messo alla gogna, letteralmente, per i suoi articoli pro vaccino. Ecco cosa hanno scritto di Pellegrino, come da lui stesso riportato, a corredo di un post con la sua biografia: “Questo è il coglione che scrive gli articoli per fanpage pro vaccino e terrore, aiutatemi a metterlo alla gogna, grazie”.
Le aggressioni ai giornalisti che stanno raccontando l’evolversi della campagna vaccinale nonché le proteste dei no vax saranno oggetto di un’apposita comunicazione all’Osservatorio sui cronisti minacciati istituito presso il Ministero dell’Interno. A redigerla è il Presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, che ricorda come “i negazionisti che aggrediscono i cronisti impegnati nel loro lavoro di resoconti si aggiungono alla lista di mafiosi, corrotti, squadristi che da sempre odiano la libertà di espressione e per questo la mobilitazione della nostra categoria e della Fnsi deve essere pari a quella messa in campo le altre volte”.
(Foto La Gazzetta del sud)


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21