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“Mario Puccini Van Gogh involontario’”, il Museo della città di Livorno aggiunge un tassello importante alla storia della pittura

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Con Mario Puccini il Museo della città di Livorno riempie un tassello mancante alla storia della pittura nel nostro paese, lo completa in modo adeguato e lo indirizza a una rivalutazione dell’artista che va oltre i confini territoriali. La mostra “Mario Puccini Van Gogh involontario”, aperta sino al 19 settembre, è curata da Nadia Marchioni affiancata da un Comitato scientifico formato da Vincenzo Farinella, Gianni Schiavon e Carlo Sisi. E’ nata dall’ampliamento delle ricerche avviate in occasione dell’esposizione del 2015 al Palazzo Mediceo di Seravezza e dalla riscoperta di un’importante collezione di dipinti di Mario Puccini. Tale “riscoperta” permette di seguire lo sviluppo della carriera artistica di Puccini dal suo esordio alla maturità, così come si manifestò dopo i cinque anni trascorsi negli ospedali di Livorno e Siena, dove, ricoverato per “demenza primitiva”, fu dimesso dagli psichiatri nel 1898 e affidato “non guarito” a suo padre. Contemporaneo di Modigliani, nel solco dei macchiaioli, Mario Puccini è una figura importante non solo per i livornesi perché, guardando con attenzione i suoi quadri, si è colpiti dal loro valore e dal senso di universalità per il quale il critico Emilio Cecchi lo definì un Van Gogh involontario. Sebbene più discreto di Van Gogh nell’uso dei colori, Puccini ebbe in comune con il pittore olandese alcuni tratti espressivi e la sensibilità che nasce dalla vulnerabilità emotiva.

Con oltre centoquaranta opere divise in otto sezioni, “ è l’occasione – dice la curatrice – per far dialogare i capolavori della citata collezione con una serie di altri selezionatissimi dipinti provenienti da diverse raccolte e da prestigiose istituzioni museali come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e le Gallerie degli Uffizi, per illustrare il percorso dell’artista nella sua completezza (…), permettendo al pubblico e agli studiosi di confrontarsi con opere rare o mai viste precedentemente”. Le sezioni della mostra seguono la vita artistica e non solo di Mario Puccini:

  • La prima è dedicata agli esordi, un periodo finora poco documentato sulla sua attività precoce e unica.

  • La seconda racconta l’interruzione forzata della sua ricerca pittorica dovuta alla crisi psichica che lo portò al ricovero, a 24 anni, all’ospedale di Livorno e in seguito al Manicomio di San Niccolò di Siena, dove fu recluso dal 1894 al 1898.

  • La terza sezione indaga il legame profondissimo che unì Puccini al maestro Fattori e al superamento del suo insegnamento.

  • La quarta il suo ritorno alla pittura e la metamorfosi secondo una personale interpretazione del clima post-impressionista francese, inconcepibile senza l’ispirazione di Livorno e l’influenza di Van Gogh.

  • La quinta prosegue l’indagine sul panorama culturale cittadino, presentando due importanti dipinti raffiguranti Il Lazzaretto di Livorno, uno dei quali eseguito, assieme ad un grande disegno a carboncino, per la decorazione di una sala del Caffé Bardi, una sorta di Caffè Michelangelo dei postmacchiaioli, ritrovo d’intellettuali e artisti dal 1909.

  • La sesta mostra la focalizzazione del pittore sui paesaggi.

  • La settima analizza l’umanità che l’artista maggiormente amava, quella del silenzio e della semplicità del lavoro operoso e dell’infanzia.

  • L’ottava sezione presenta una scelta di ritratti e nature morte, queste ultime eseguite in gran numero da Puccini, che dal 1911, grazie anche a una società per la commercializzazione delle sue opere costituita dagli amici Benvenuti e Pierotti della Sanguigna, comincia a ottenere un certo successo nelle vendite. Una speciale sezione della mostra evoca, come antefatto all’opera matura di Puccini, Il giardiniere di Van Gogh oggi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Mario Puccini Van Gogh involontario”

Dal 02 Luglio 2021 al 19 Settembre 2021

LIVORNO

LUOGO: Museo della Città

INDIRIZZO: Piazza del Luogo Pio

ORARI: da martedì a venerdì 10.00-20.00, sabato e domenica 10.00-22.00, lunedì chiuso

CURATORI: Nadia Marchioni

ENTI PROMOTORI:

  • Comune di Livorno
  • Fondazione Livorno-Arte e Cultura
  • Fondazione Livorno

COSTO DEL BIGLIETTO: Intero € 8, Ridotto € 5, Cumulativo con Museo Fattori e sez. arte Contemp. € 12, Visite guidate € 2 a persona (su prenotazione) 

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 0586 824551

SITO UFFICIALE: http://mostramariopuccini.comune.livorno.it


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