Oggi è morto Libero De Rienzo, lo straordinario attore che fece conoscere con Fortapasc, al Paese intero, la storia di Giancarlo Siani, “giornalista giornalista” del Mattino assassinato barbaramente dalla camorra perché con la sua penna raccontava il dramma dei paesi vesuviani, e nello specifico della mia città Torre Annunziata, divorate dal cancro delle mafie.
Tutti coloro che scelgono di battersi per la Legalità meritano un riconoscimento particolare di stima e gratitudine.
Il regista Marco Risi volle con tutte le sue forze che Libero De Rienzo vestisse i panni del giovane e sventurato Giancarlo.
Lui soltanto poteva interpretare il coraggioso giornalista napoletano. E fu così.
Risi con questo film fece una scelta ben precisa e consegnò all’Italia un messaggio ben preciso: il cinema può e deve mettersi al servizio della società, può e deve essere portatore di valori etico-civili che troppo a lungo sono stati schiacciati in molte parti del Paese.
Libero De Rienzo è stato Giancarlo per chi Giancarlo non l’ha conosciuto.
È stato Giancarlo per me, i miei fratelli, i miei alunni, mia figlia.
E lo sarà sempre.
E ogni volta che qualcuno cercherà questa pellicola per conoscere la storia recente della nostra fragile Terra, offesa, martoriata, dimenticata, proverà sentimenti profondissimi e sinceri di stima e gratitudine per il suo grande talento messo al servizio del cinema e della Legalità.
E farà un passo in più per stare dalla parte giusta insieme a tutti gli uomini giusti.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani manifesta la propria vicinanza alla famiglia De Rienzo per la scomparsa prematura di Libero.
prof.ssa Rosa Manco
CNDDU