Da tempo grandi dibattiti vertono intorno al diritto alla salute ed alla sicurezza. Spesso per sicurezza si intende quella garantita dalle Forze dell’Ordine. Desidero sottolineare la sicurezza all’interno del Sistema sanitario che deve erogare servizi in tutta Italia.
Esiste una diversità di trattamento, nonostante il servizio sanitario nazionale. Mi limito a sottolineare qualche aspetto della questione, che ogni cittadino avrà sperimentato. Lo stato delle attrezzature per analisi non sempre è adeguato alle esigenze e spesso i macchinari utilizzati sono obsoleti, più volte riparati, presi in fitto da piccoli studi privati convenzionati. I risultati , per numerose analisi, divergono, se trattati nello stesso tempo, da diversi gabinetti di analisi privati, pubblici, comunque convenzionati.
In alcune Regioni molti servizi sono appaltati ad organizzazioni parassitarie.Per tale motivo servizi di cucina, di pulizia, di vigilanza, di lavanderia non rispettano gli standard previsti e le disuguaglianze sono evidenti e la salute non è tutelata adeguatamente.
La certezza di essere curati bene è negata o limitata per molti cittadini a causa della gestione giornaliera tollerata da Responsabili sensibili a pressioni e a prassi consolidate che non possono essere tollerate.
Ho soltanto accennato a distorsioni gravi che minano la nostra salute. Si giustificano, in tal modo, i così detti viaggi della speranza di cittadini del sud verso il nord. Si comprende il traffico di voti elettorali, di affari, di tangenti che rendono impossibile la salvaguardia della salute e l’organizzazione del lavoro in un ambito tanto delicato. Il nostro governo ha la possibilità di modificare anomalie ed anche di iniziare un rilevamento dello stato delle attrezzature e dei servizi operanti. Si favorisce la rottamazione delle automobili. Perché non verificare le macchine dei laboratori operanti in Italia e stabilire tempi certi per la loro utilizzazione?
Perché non acquisire il meglio prodotto dalla tecnologia anziché subire il ricatto di organizzazioni parassitarie che impongono i loro servizi in molte realtà territoriali del nostro Paese? Perché non esentare dalle loro responsabilità coloro che permettono e sono succubi di diseconomie in Sanità?