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Far west Voghera, assessore leghista uccide un immigrato

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Nell’estate del 2021 camminavamo sul filo sottile che divide la democrazia dal far west, era un giorno di luglio in cui ricordavamo la mattanza di Genova e credevamo fosse ancora necessario battersi per un mondo migliore. Poi, un colpo di pistola ci ha riportato alla realtà, triste, durissima e così lontana dagli ideali di un mondo diverso e più giusto, un colpo sordo proprio come quello sparato a Genova. Perché i suoni della violenza, in qualche modo, sono sempre uguali. Questa volta a sparare è stato Massimo Adriatici (nella foto, Ansa), avvocato, assessore alla sicurezza del Comune di Voghera (Pavia). Sì è stato proprio lui a sparare il colpo di pistola che ieri sera, poco dopo le 22, ha ucciso un marocchino di 39 anni che prima è risultato ferito gravemente poi è spirato nella notte all’ospedale di Voghera, la sua città d’adizione, la città dove governa il suo assassino che è stato arrestato e si trova ai domiciliari con l’accusa, per ora, di eccesso colposo in legittima difesa. Secondo quanto riporta l’Ansa i carabinieri del posto avrebbero accertato che l’assessore abbia esploso un colpo di pistola verso l’uomo di origini marocchine dopo una lite tra i due, avvenuta davanti a un bar. Stando ai racconti di alcuni clienti che frequentano il bar un cittadino che era presente avrebbe visto il marocchino lanciare una bottiglia contro l’assessore Adriatici. Un particolare che, se dovesse trovare conferma, potrebbe rivelarsi utile per le indagini. Da quanto si è appreso Adriatici deteneva regolarmente la pistola con cui ha sparato. L’avvocato è assessore alla sicurezza nella giunta di centrodestra guidata dal sindaco Paola Garlaschelli. Adriatici è assessore alla Sicurezza del Comune oltrepadano da ottobre del 2020, è stato eletto nel gruppo della Lega ed è più volte salito all’onore delle cronache locali per iniziative contro la cosiddetta ‘malamovida’ come l’abuso di sostanze alcoliche nelle ore serali. Ai carabinieri ha dato una sua versione dell’accaduto, ossia che il colpo sarebbe partito accidentalmente dall’arma che deteneva con regolare autorizzazione.
Dopo l’accaduto inevitabili le polemiche. Il leader della Lega ha detto che a Voghera “si fa strada la legittima difesa”. Ma davvero si può liquidare la morte di un uomo in questo modo? E qual è l’esempio dell’assessore davanti a episodi di violenza e/o di illegalità? La storia sembra, purtroppo, tratta da un film (brutto) girato nella periferia degli Stati Uniti dove l’uso delle armi è una modalità per farsi giustizia da soli. In Italia invece ciò non è consentito e non si comprende perché l’assessore se davvero è stato molestato dalla vittima non ha chiamato le forze di polizia, ossia le uniche legittimate al controllo dell’ordine pubblico.


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