C’è da vergognarsi come Paese per l’ignobile vicenda avvenuta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Difficile ricostruire delle esistenze in carcere, ma doveroso, fin quando è prevista la detenzione.
Il Ministro della Giustizia Marta Maria Carla Cartabia ha espresso il suo sdegno e la necessità di una formazione rispettosa della Costituzione da parte del Corpo della polizia penitenziaria.
Non si hanno notizie di Alfonso Bonafede, ex ministro, che al tempo , il 6 Aprile 2020, già forse stava pensando al terzo mandato, una delle poche questioni che interessano i così detti portavoce dei 5 stelle.
Si percepisce qualche iniziativa del segretario della Lega Matteo Salvini, che certamente appare in difficoltà perché avrebbe dichiarato di volere portare la solidarietà ai poliziotti in quanto la Lega sarà sempre dalla parte delle forze dell’ordine. Tutti i cittadini, i Parlamentari devono essere vicini alle Forze dell’ordine e nello stesso tempo lo Stato di diritto e la Carta costituzionale esigono adesione assoluta. Essere vicini non vuol dire solidarizzare con chi sbaglia e le immagini trasmesse sono significative. Poi verrà , se verrà, il giudizio in nome del popolo italiano.
Le “ Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia “ sono centri di tenuta civile così come l’Istituto Italiano per gli Studi storici e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici fondati dall’ avvocato Gerardo Marotta.
E’ doveroso intervenire per consolidare la nostra democrazia.
E noi manifestiamo liberamente il nostro pensiero secondo l’articolo 21 della Costituzione nel sito che esalta la professionalità e la deontologia di tutti i giornalisti italiani.
“Le Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia” fondate dall’avvocato Gerardo Marotta – dette anche “Assise di Palazzo Marigliano”, operano in difesa dello Stato di diritto, quindi della Costituzione, dei diritti dell’uomo e della dignità della persona umana.
Per le testimonianze, per le immagini conosciute, la vicenda di Santa Maria Capua Vetere mostra la distorsione del servizio che vuole trasformarsi in potere, esalta la violenza che prende il posto della giustizia, confonde il giudizio anche di amministratori e politici che devono attendere, come tutti, l’esito finale , secondo le leggi del nostro Stato.
In attesa, bisogna affermare che ciò che gli Italiani hanno visto e che l’informazione della carta stampata e delle reti televisive pubbliche e private, oltre che delle altre fonti, ha diffuso rappresenta la violazione di ogni regola che deve governare la custodia nella sicurezza di ogni cittadino ristretto in carcere , che non è un’Istituzione separata ma deve essere all’interno del disegno costituzionale che tutti dobbiamo rispettare e che disegna la nostra convivenza in democrazia.