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Beni confiscati a Quarto (Napoli), minacce a Nello Mazzone. Il Sugc: «Saremo parte civile»

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«Se ci sarà un processo contro chi ha minacciato Nello Mazzone, giornalista e responsabile per i beni confiscati del Comune di Quarto, ci costituiremo parte civile». È quanto annunciato dal segretario del Sugc, Claudio Silvestri, all’inaugurazione, giovedì 1 luglio 2021, dell'”Albergo Diverso-Ospitalità solidale”, allestito nel complesso immobiliare delle ville confiscate al clan Polverino.

Il complesso passa da simbolo della prepotenza dei clan sul territorio flegreo a simbolo alla lotta all’esclusione sociale per i diversamente abili. Prevista la creazione di un “gruppo appartamento”, di un centro diurno, dedicato al recupero socio-sanitario e di un “Albergo Diverso”, dove si darà vita ad un’attività economica volta alla valorizzazione dei diversamente abili.

Tra gli intervenuti alla cerimonia il prefetto di Napoli, Marco Valentini; il pm della Dda di Napoli, Giuseppe Visone; l’assessore regionale alla Legalità e gestione dei Beni confiscati, Mario Morcone; il vicepresidente della Commissione regionale speciale anticamorra e beni confiscati, Vittoria Lettieri; il direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord, Antonio d’Amore; il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.

Per il sindaco di Quarto, Antonio Sabino, «è il momento per toglierci l’etichetta di paese sciolto in passato per infiltrazioni camorristiche e lo facciamo con atti concreti e senza indietreggiare di un centimetro contro chi pensa di intimidirci. Questa per noi deve essere la normalità».


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