La Federazione europea dei giornalisti ha duramente condannato l’aggressione armata contro Peter R de Vries, il giornalista olandese che lotta tra la vita e la morte dopo che mercoledì 7 luglio gli hanno sparato 5 colpi di pistola alla testa. L’attacco , avvenuto al centro di Amsterdam, ha colpito uno dei giornalisti investigativi più conosciuti dei Paesi Bassi, che si è sempre occupato di crimine, anche organizzato. Tre persone sono state arrestate dalla polizia olandese. Per la Efj, si tratta di un altro tragico colpo alla libertà di Stampa in Europa. De Vries è stato colpito proprio subito dopo aver preso parte a una trasmissione televisiva in un programma di cronaca nera.
Il giornalista lavorava per una serie di prestigiose testate e aveva vinto anche un Emmy Award nel 2008 per il suo lavoro investigativo sulla scomparsa della teenager Natalee Halloway nel 2006 ad Aruba.
Il sindacato dei giornalisti olandesi ha parlato senza mezzi termini di “colpo al cuore “ del giornalismo. De Vries, ha detto il segretario del sindacato, Thomas Bruning, combatteva in modo instancabile e coraggioso contro il crimine.
La solidarietà della Efj è stata espressa dal suo presidente, Mogens Blicher Bjerregard.
La Federazione europea aveva proprio recentemente lanciato un’allerta sull’escalation di violenza contro i media in Olanda e sollecitato a più riprese le autorità dei Paesi Bassi a fare il massimo possibile per proteggere i giornalisti e indagare sui nuovi attacchi.
Oggi, la situazione ha purtroppo dato ragione all’Efj e conferma una situazione allarmante in un Paese saldamente inserito nell’Unione europea.