Arrivano dalla splendida città di Bari due illuminanti esempi di incontro tra la domanda (ahimé tanta, i giornalisti non se la passano per niente bene) e l’offerta (che non manca, ma manca il rispetto dei parametri minimi della correttezza e dell equo compenso), che compaiono su un portale dedicato alla offerta e ricerca di lavoro. Sorridendo di amarezza vi segnalo quanto segue:
-si cercano operatori nel settore della comunicazione e giornalismo , ma tra i requisiti richiesti non c’è l’iscrizione all’albo dei giornalisti!
-i contratti sono sempre solo a tempo determinato, la richiesta viene in periodo estivo e, stando alle cifre offerte (full optionals), l’impiegato sarebbe pagato suppergiù dai 4 ai €5 l’ora!
-il dipendente non per forza giornalista deve REDARRE (😳🤦🏽♀️) comunicati stampa e magari consigliare un corso di lingua italiana a questi signori. Perché “redarre” non è italiano!
Ora, comprendete perché non si trova lavoro e c’è tanta gente a spasso anche nel nostro settore? E comprendete perché oltre a parlare dei riders che consegnano pizze e pasti per pochi spicci, è ora di parlare seriamente dei riders dell’informazione?
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