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Taranto-Acciaierie d’Italia. Ennesimo schiaffo alla vita  dei bambini di Taranto

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Con la sentenza n. 4802 del 23 giugno 2021, la Sezione IV del Consiglio di Stato, accogliendo gli appelli di Arcelor Mittal Spa e di Ilva Spa in amministrazione straordinaria, ha annullato l’ordinanza n.15 del 27 febbraio 2020, con cui il Sindaco di Taranto aveva ordinato loro, nelle rispettive qualità di gestore e proprietario dello stabilimento siderurgico “ex Ilva”, di individuare entro 60 giorni gli impianti interessati da emissioni inquinanti e rimuoverne le eventuali criticità, e qualora ciò non fosse avvenuto di procedere nei 60 giorni successivi alla “sospensione/fermata” delle attività dello stabilimento.
Proseguirà quindi l’attività dell’ex Ilva a Taranto. La decisione del Consiglio di Stato annulla la sentenza del Tar di Lecce consentendo la prosecuzione della produzione nello stabilimento di Taranto. I magistrati hanno infatti disposto l’annullamento della sentenza del Tar di Lecce e in questo modo vengono dunque a decadere le ipotesi di spegnimento dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto di Acciaierie d’Italia e di fermata degli impianti connessi, la cui attività produttiva proseguirà con regolarità.
E adesso?
Adesso si potrà  continuare a filmare e fotografare i camini che fumano,  a registrare emissioni non convogliate, a salutare con post su fb i piccoli angeli di questa terra sfortunata che cadono come foglie dai rami di un albero su cui dovevano ancora sbocciare fiori.
L’aria di Taranto  per il consiglio  di Stato è  buona?
E come lo si può spiegare ad un bambino che quei fumi  rossi che dividono il cielo dal mare della città  di Taranto continueranno a farli ammalare?
E noi adulti che sapevamo tutto e che sappiamo tutto come faremo a guardarli negli occhi  senza vergognarci di non esserci incatenati tutti una volta per tutte a formare una catena umana e impedire l’accesso agli operai per far fermare tutto?
La vita dei bambini di questa città come i loro sogni ed i loro progetti di vita valgono meno dell’acciaio  di questa fabbrica che ogni anno miete vittime, di malattie e infortuni
Ma chi ha giudicato oggi è  mai stato a Taranto, sotto ai camini?
Oggi è  la pagina più sporca di questa brutta storia di acciaio e di respiri negati.
È  la vergogna di uno stato che non tutela la salute,che non tutela i diritti dei bambini che non possono scegliere
E noi oggi che viviamo in questa terra possiamo solo prendere tutte parole sprecate in questi anni e dare al silenzio dei 40 gradi che bruciano la pelle la più grande delle  delusioni.
Lo Stato oggi ha scelto il profitto.
E questo brucia più dei 40 gradi.
Lo Stato oggi ha scelto .
Ma non staremo zitti e buoni, non per sempre.

Foto: Vincenzo Aiello


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