“The most beautiful boy in the world” è l’interessante film documentario che a Pesaro sarà proiettato, alla presenza dell’attore protagonista la sera del 25 giugno. Eppure già da tempo i giornali ne parlano ed è il più atteso perché racconta la straordinaria avventura del ragazzino che fu scelto da Luchino Visconti per interpretare il ruolo del bellissimo quattordicenne Tadzio in “Morte a Venezia”. Film del 1971 tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Mann, che narrava l’innamoramento ossessivo, platonico e omosessuale di un maturo scrittore verso un adolescente, incontrato all’hotel de Bains, durante un soggiorno al Lido di Venezia. Il protagonista è svedese, classe 1955 si chiama Björn Andrésen. All’epoca fu definito da Luchino Visconti “il ragazzo più bello del mondo”. Dopo quel film Björn Andrésen, divenne un’icona planetaria.
I registi svedesi Kristina Lindström e Kristian Petri hanno realizzato su Andrésen un documentario biografico, partendo dai primi provini a lui fatti da Luchino Visconti, con l’arricchimento di filmati d’epoca e immagini di repertorio, fino alla sua attuale precaria esistenza sotto la minaccia di sfratto. Parabola di un uomo cui è capitata una sorte fuori del comune, baciato subito da una popolarità per molti invidiabile, in realtà davvero difficile da sostenere. Il documentario mostra Luchino Visconti assieme al ragazzo durante il casting, le riprese del film, la sua prima mondiale a Londra, la conferenza stampa al Festival di Cannes nella quale Visconti affermò che la bellezza di Bjorn aveva raggiunto un apice irripetibile e oltre non poteva andare. Dopo Morte a Venezia l’immagine del giovane svedese fu scelta per rappresentare il personaggio principale del manga Lady Oscar. Björn Andrésen visse a Parigi per un anno, grazie a un suo ricco fan omosessuale. Per un periodo divenne una sorta d’icona gay, etichetta che ad Andrésen non piaceva perché era etero, eppure quel suo primo ruolo da protagonista ha condizionato l’esistenza intera.
Ansioso di cancellare le voci sulla sua sessualità e far dimenticare il marchio di “ragazzo più bello del mondo”, Andrésen evitò in seguito ruoli omosessuali o basati soprattutto sul suo bell’aspetto. “Quel film ha distrutto la mia vita” – afferma l’attore benché riconosca che gli abbia fatto guadagnare molti soldi. Kristina Lindström e Kristian Petri seguono inoltre la travagliata vicenda personale, di uomo che non ha mai saputo chi fosse suo padre e in tenera età ha perso la madre. Lo storico cinematografico Lawrence J. Quirk commentò che alcune immagini di Andrésen «potevano essere prese dalla pellicola e appese nelle sale del Louvre o del Vaticano». Ma Kristina Lindström e Kristian Petri vanno oltre l’estetica e si focalizzano sulla mercificazione e la ricerca della bellezza perfetta come traguardo demolitore dell’immagine stessa. Un documento importante sul significato di successo e sulla vita di un attore dietro le quinte, dove ad apparire non sono i trucchi e gli abiti di scena ma le ferite e la realtà, a volte più amara di altre, di un essere umano come noi.
Pesaro film fest
Cinema in Piazza alla presenza del protagonista
ore 21.00 26 giugno
The Most Beautiful Boy in the World
Genere Documentario
Anno 2021
Regia Kristina Lindström, Kristian Petri
Attori Annike Andresen, Björn Andrésen, Silva Filmer, Riyoko Ikeda, Margareta Krantz, Ann Lagerström, Johanna Lidén, Robine Román, Frankie Sakai, Miriam Sambol, Hajime Sawatari, Max Seki, Jessica Vennberg
Paese Svezia
Durata 93 Min