Le immagini sono forti: i primi soccorsi e il volto del calciatore colpito dall’arresto cardiaco sono stati immortalati e sono rimbalzati dai social ai siti di informazione online, ai telegiornali.
Dopo un iniziale momento di panico, i compagni di squadra di Eriksen hanno fatto scudo, per proteggere il corpo del calciatore dal pubblico e dagli obiettivi di fotografi e cameraman. La moglie del calciatore ha raggiunto il campo, disperata e in lacrime. Anche le foto che la immortalano hanno fatto il giro del mondo.
Intanto, sui social (Twitter in particolare) il video del malore è diventato “virale”. La clip è stata condivisa migliaia di volte. I principali giornali l’hanno pubblicata sui propri siti internet con il titolo: “Ecco il momento del malore”. Il filmato viene trasmesso anche dai telegiornali, insieme alle foto drammatiche dei calciatori in lacrime. Sono stati resi pubblici gli scatti in cui si vede il calciatore vigile che viene trasportato fuori dal campo, le immagini fanno tirare un sospiro di sollievo.
Ciò che fa discutere è l’indugiare dei media sul volto del ragazzo a terra privo di sensi. Si comincia a parlare di “morbosità”. L’inquadratura stretta sugli occhi sgranati di Eriksen, il giorno dopo, viene pubblicata dalla Gazzetta dello Sport. Molti condannano la scelta, i commenti negativi su Twitter sono decine. Sul sito della Gazzetta il direttore Stefano Barigelli ha spiegato: “Come potevamo raccontare la bravura dei soccorsi o l’intervento del compagno di squadra Kjaer senza raccontare cosa era successo? Alla fine abbiamo raccontato una grande paura passata. Quando abbiamo scelto le foto eravamo consapevoli che Eriksen non era più in pericolo di vita”.