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La famiglia Rocchelli e il viaggio del Ministro Di Maio: “Basta narrazioni infondate e autoassolutorie da parte dell’Ucraina”

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Basta autoassoluzioni e coperture su quanto accaduto  nel mese di maggio 2014. È questo il senso della nota della famiglia di Andrea Rocchelli, diffusa nelle ore in cui il Ministro degli esteri italiano è in visita in Ucraina.
“Il Ministro degli Esteri italiano, non solo come in passato promuove affari e
partnership con il governo ucraino, ma, in viaggio ufficiale in Ucraina, si spinge ad omaggiare i caduti della guerra nel Donbass. – si legge nella nota della famiglia Rocchelli –È l’occasione giusta per ricordare alle autorità ucraine che la magistratura italiana – in due gradi di giudizio e con due corti giudicanti diverse – ha individuato nell’Esercito e nella Guardia nazionale ucraina i responsabili dell’assassinio di Andrea Rocchelli, cittadino europeo, fotogiornalista italiano, vittima di un attacco deliberato e accanito a Sloviansk il 24 maggio 2014, nel quale fu colpito a morte anche Andrei Mironov, attivista russo dei diritti umani e fu ferito gravemente William Roguelon, un altro fotografo francese. Dopo 7 anni di narrazioni autoassolutorie e infondate da parte ucraina è imprescindibile per i buoni rapporti tra i due paesi, nonché nei confronti dell’Europa, che cessi tale oscuramento della verità e il disconoscimento delle responsabilità ucraine. Né si può pensare che esista sintonia tra i due paesi se l’uno, per il tramite di portavoce ufficiali e media governativi, insite nel denigrare la Magistratura italiana e il suo operato, i giornalisti italiani non allineati alla vulgata ucraina, i legali della famiglia della vittima e la stessa vittima”.
Ancora a proposito di questa visita così importante c’è stato un intervento di Giuseppe Giulietti, Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana: “Sostenere l’Ucraina significa anche pretendere verità e giustizia per Andrea Rocchelli. Dal momento che il Ministro Di Maio è lì  e che sosteniamo le loro ragioni nel conflitto con Putin potremmo anche chiedere loro di fornire informazioni e di collaborare alla ricerca della verità”.

(Nella foto Andrea Rocchelli)


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