“La data del presidio di oggi, il 16 giugno, non è stata scelta a caso, ma perché un ragazzo compie 30 anni e vive il suo secondo compleanno il carcere, dov’è da 16 mesi”. Così Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai in apertura del presidio promosso insieme alla Fnsi in piazza Santi Apostoli a Roma. Chiediamo che Patrick torni in libertà, non si può più accettare la politica del silenzio. Bisogna parlare costantemente della sua vicenda, e può servire molto anche l’iniziativa di Amnesty, concedergli lac ittadinanza onoraria di varie città italiane”.
“Battaglie come queste – sottolinea Di Trapani sono quelle che deve portare avanti il servizio pubblico. Arrivare al più presto alla nomina di vertici di alto livello serve per rilanciare la mission della Rai e la riforma della governance, per liberarla dall’influenza del governo e della politica”.
“Siccome sono un provocatore, propongo a Draghi, se vuole fare una cosa innovativa, diprendere l’unico consigliere nominato, Riccardo Laganà, elettodai dipendenti del servizio pubblico, liberamente da ogni partito e di farlo presidente della Rai”. E’ la proposta avanzata dal presidente della Fnsi Beppe Giulietti intervenendo al presidio. Giulietti ha ricordato anche Zaki “in carcere per le sue opinioni, per le sue critiche a un regime che ha torturato e ucciso Giulio Regeni”. A sostegno del presidio, erano presenti,fra gli altri, esponenti del Pd, fra i quali Valeria Fedeli, Andrea Romano, Franco Mirabelli, Debora Serracchiani, Filippo Sensi, e del Gruppo Misto (Liberi e Uguali – Ecosolidali) come Loredana De Petris e Sandro Ruotolo; alcuni candidati al cda, come Daniela Tagliafico e Stefano Menichini, oltre a rappresentanti di Ordine dei Giornalisti, Inpgi e numerose associazioni e comitati, come Articolo21, No Bavaglio ,Indignerai, Unione Cattolica Stampa Italiana.
“Questo pericoloso ritardo nel rinnovo dei vertici Rai fa pensare a manovre per accordi e accordicchi per una nuova indecente spartizione, a spesa dellelavoratrici, dei lavoratori e degli utenti. Anche il ritardo sulla riforma ci fa pensare male”. Lo ha detto il consigliere Rai Riccardo Laganà, rieletto come rappresentante in cda deidipendenti dell’azienda pubblica, intervenendo al presidio. “Oggi, in un giorno come il compleanno di Patrick Zaki, l’unico regalo che possiamo fargli come Rai è parlare costantemente della sua vicenda – ha aggiunto Laganà – non abbandonare mai il tema di persone sottratte a diritti come lui. Speriamo che questa sensibilizzazione a livello nazionale e internazionale dia degli effetti”.
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