Il 28 giugno seminario sulle SLAPP, le azioni usate per zittire le voci critiche

0 0
SLAPP, l’abuso del diritto per zittire le voci critiche
Un seminario con giuristi e avvocati per conoscere le diverse declinazioni delle SLAPP, querele temerarie e cause pretestuose, che abusano del diritto e del sistema giudiziario per colpire la libertà di espressione, per zittire difensori dei diritti umani, attivisti e giornalisti
Lunedì 28 giugno, ore 17.30, online sulla pagina FB di OBCT e via Zoom
Si tratta di un evento pensato come seminario di autodifesa, come momento di approfondimento su un tema di cui si comincia a parlare in Europa, ma che attivisti, giornalisti e difensori dei diritti umani conoscono per esperienza diretta da anni. Si tratta delle querele temerarie e di ogni abuso delle procedure giuridiche che siano intesi a zittire le voci critiche, a intimidire, a ricattare.
L’evento è organizzato da OBC Transeuropa, in collaborazione con la rete nazionale In Difesa Di, Comune di Trento e consorzio Media Freedom Rapid Response. Ci saranno Linda Ravo, che ha collaborato alla stesura della bozza di direttiva anti-SLAPP, Giulio Vasaturo, avvocato della FNSI, Elena Biaggioni, avvocata della rete DiRE donne antiviolenza e l’avvocato Nicola Canestrini, difensore di alcuni ambientalisti colpiti da SLAPP.

Come ormai riconosciuto da tutte le istituzioni europee, dal Consiglio d’Europa a Europarlamento e Commissione, l’abuso delle querele per mettere a tacere o intimidire le voci critiche costituisce una minaccia alla democrazia e allo stato di diritto, ostacolando il diritto dei cittadini ad essere informati e limitando fortemente la loro possibilità di partecipazione pubblica. Si chiamano Slapp, strategic lawsuits against public participation, prendendo a prestito un acronimo nato alla fine degli anni ottanta negli USA, e in Europa identificano qualsiasi abuso del diritto che abbia delle ripercussioni sulla libertà di espressione.

Per conoscere e comprendere le diverse declinazioni delle SLAPP e il loro impatto su diverse tipologie di soggetti, OBCT propone, appunto, questo seminario con giuristi e avvocati, affrontando la questione con focus su attivisti per l’ambiente, difensori dei diritti umani, attivisti dei centri antiviolenza e giornalisti.

L’introduzione è affidata a Chiara Sighele, direttrice generale CCI e Francesco Martone, portavoce rete In Difesa Di.
Modera il dibattito Paola Rosà, coordinatrice Media Freedom Resource Centre di OBCT/CCI.

(Nella foto la locandina dell’evento del 28 giugno)

Questo il link per la diretta: https://www.facebook.com/BalcaniCaucaso


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21