“La decisione della Corte Costituzionale sul carcere per i giornalisti segna un passo avanti deciso nella direzione più volte indicata dalle istituzioni europee e dalle istituzioni dei giornalisti, a cominciare dal nuovo sindacato dei giornalisti della Campania, organismo di base della Federazione della Stampa. Spiace, tuttavia, dover constatare, come ha ricordato la stessa Corte, che questa decisione avrebbe dovuto essere licenziata dal Parlamento e dal governo”.
E’ quanto afferma il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, in una nota.
“Al contrario – prosegue – restano sepolte, da anni, nei cassetti tutte le norme relative al contrasto delle querele bavaglio, alla tutela delle fonti, al rafforzamento del segreto professionale. Chiediamo alle istituzioni di provvedere con tempestività nel segno delle ripetute e univoche decisioni della stessa Corte Europea che ha indicato come minaccia per il diritto di cronaca e il diritto dei cittadini ad essere informati ogni tentativo di violare le fonti di aggirare il segreto professionale e di utilizzare le querele bavaglio come arma impropria per colpire il giornalismo di inchiesta. Ci auguriamo che, magari tra un decennio, non debba essere ancora una volta la Consulta a svolgere una meritoria opera di supplenza”.
Roma, 23 giugno 2021