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Bologna-Palermo per Ustica. Nel 41° anniversario della strage si rinnova l’appello per la verità

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Nel 41 anniversario della Strage di Ustica i parenti delle vittime si stringeranno a Bologna in Palazzo d’Accursio attorno al Sindaco Merola e al Sindaco di Palermo Orlando: sarà un modo per ricordare il contributo delle due città, che dovevano essere unite dal volo del DC9 Itavia, al percorso per la verità.

In questa occasione non si possono cancellare i ricordi, ma nasce stringente l’appello al Presidente del Consiglio per la verità e per una effettiva ricerca della documentazione, sia ai fini di Giustizia sia per la ricerca storica.

Nella serata del 27 giugno 1980, si perdono i contatti di un aereo civile in volo tra Bologna e Palermo: la mattina successiva affiorano nel mar Tirreno frammenti di relitto e cadaveri: è la Strage di Ustica, nel giro di pochi giorni cala il silenzio sulla vicenda. Si può dire che la verità è stata inghiottiva come il mare ha inghiottito il relitto e 81 vite di cittadini innocenti.

Le indagini, passando da Palermo a Roma, perdono colpevolmente ogni mordente, si lascia avvalorare la tesi del “cedimento strutturale ,assistiamo a una terribile e totale distruzione di prove. Oggi possiamo affermare che invece tutto era noto nell’immediatezza dell’evento.

I parenti sono soli nel loro dolore mentre la verità scompare.

Passano gli anni, l’impegno di giornalisti,  intellettuali e uomini politici e  dei Parenti risvegliano l’attenzione, cominciano ad occuparsi della vicenda la Commissione Stragi, presieduta dal senatore Gualtieri, la Magistratura riprende il filo delle indagini .

Dopo quasi vent’anni arriviamo alla sentenza ordinanza del giudice Priore “ il dc 9 è stato abbattuto all’interno di un episodio di guerra aerea”

Poi il processo per l’altro tradimento a vertici dell’Aeronautica per episodi avvenuti dopo la tragedia, e cioè non aver dato al Governo informazioni che pur erano nel “patrimonio” militare, conclusosi con assoluzioni ; poi tante sentenze civili passate in giudicato che condannano il Ministero dei Trasporti per non aver garantito la sicurezza e il Ministero della Difesa per aver ostacolato, con il comportamento di tanti militari, il raggiungimento della verità.

Nel 2007 il presidente emerito Cossiga ha affermato , davanti ai giudici,  che il dc9 è stato abbattuta da aerei francesi che volevano colpire Gheddafi  e la Procura della Repubblica di Roma ha riaperto le indagini.

Sono passati ancora molti anni e oggi proprio in occasione di questo 41 anniversario della Strage ci sentiamo di chiedere con forza la conclusioni delle indagini come  dobbiamo essere nel contempo consapevoli che il grande ostacolo incontrato dai giudici è stato costituito dalla mancanza di collaborazione internazionale.

E’ necessario dunque un grande impegno, del Presidente del Consiglio Draghi perché le  “rogatorie internazionali” debbono essere sostenute da uno sforzo risolutore e deciso della nostra Diplomazia in modo che la Magistratura possa avere ogni tipo di informazione, anche militare, a partire da quella a disposizione di Stati amici e alleati che avevano aerei in volo attorno al dc9.

Mi sento di affermare che per fare i conti con la giustizia e ma anche con la Storia del nostro Paese dobbiamo affrontare il problema della documentazione sia per i percorsi giudiziari ma anche per la Storia del nostro Paese e mi chiedo anche per la effettiva applicazione della direttiva Renzi del 2014.

Una direttiva che doveva portare alla desecretazione di tutti gli atti delle Amministrazioni dello Stato riguardante le Stragi, (Ustica fra queste), ma bisogna denunciare che – nonostante l’impegno costante delle Associazioni delle Vittime- l’attuazione è sempre più in fase critica tra “malavoglia”e scarsa disponibilità delle Amministrazioni e stato di quasi totale dissesto- anche in spregio ad una stringente legislazione- degli Archivi.

Mi sento davvero, in questo 41 anniversario della Strage di Ustica di rivolgermi al Presidente Draghi: per la Verità completa su Ustica e per la corretta scrittura della Storia di questo Paese è proprio necessario un grande impegno di dignità nazionale.

Daria Bonfietti, Presidente Associazione Parenti Vittime Strage di Ustica


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