Buddha sosteneva che le parole “hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo”. Il potere delle parole è infinito e stravolgente, può cambiare la vita e la società intera. Lo sanno bene le Donne che delle parole fanno il loro mestiere, che di parole vivono e di parole vengono ferite, a volte anche fatalmente.
Per questa ragione il festival letterario di Donne Ju Buk a Scanno (Aq), borgo dall’ antica tradizione matriarcale celebrata dal suggestivo costume caratteristico delle donne scannesi, apre la rassegna con una giornata dedicata al potere delle parole.
Fortemente voluta dall’ ideatrice e curatrice della kermesse Eleonora de Nardis, madrina della giornata sarà Antonella Napoli, la prima giornalista occidentale a occuparsi di temi sensibili e drammatici come gli stupri etnici in Darfur, minacciata di morte sul web e sotto sorveglianza per il semplice fatto di aver svolto appieno il suo mestiere di cronista. Antonella Napoli, oltre ad aprire la rassegna letteraria, venerdi 25 giugno alle 15, sarà relatrice alla presentazione di Sta’ zitta giornalista di Silvia Garambois e Paola Rizzi, con la sua testimonianza professionale e di vita.
Al bookshop dell’ evento troverete anche il suo ultimo romanzo, Il vestito azzurro, per poter avere la vostra copia autografata.
Un evento da non perdere: la lingua non è grammatica; è identità.
Per questo può diventare strumento di emancipazione, di cambiamento, di parità. La trasformazione parte da noi giornaliste.