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A Hong Kong chiude “Apple Daily”: giornata nera per la libertà di stampa

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La chiusura forzata del quotidiano indipendente di Hong Kong “Apple Daily”, dopo l’arresto di direttori e redattori e il congelamento del patrimonio bancario, costituisce un momento nero per la libertà di stampa.  “Apple Daily” era stato fondato nel 1995 da Jimmy Lai, il primo a essere arrestato, nell’agosto 2020, ai sensi della famigerata Legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong fatta adottare dal governo cinese il 30 giugno di quell’anno.

Neanche una settimana fa, alle 7 del 17 giugno, 500 agenti di polizia avevano fatto irruzione nella redazione del quotidiano. Al termine, oltre al sequestro di computer e archivi cartacei, erano stati tratti in arresto il direttore responsabile di “Apple Daily”, Cheung Kim-hung, il direttore editoriale Ryan Law e altri tre giornalisti.

Nei loro confronti è scattata l’imputazione di “collusione con una potenza straniera o con elementi stranieri per mettere in pericolo la sicurezza nazionale”, a causa dei contenuti di una trentina di articoli che chiedevano di imporre sanzioni alla Cina a causa delle sue politiche repressive.


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