Sono ripresi gli sbarchi a Lampedusa, cinque le imbarcazioni arrivate, con 398 persone a bordo, di varie nazionalità, tra cui 24 donne e 6 bambini. E, puntuale riprende la campagna anti migranti, accompagnata quasi in contemporanea da nuove violenze, l’ultima a Ventimiglia poche ore fa; un migrante è stato preso a sprangate da tre persone di cui si sta cercando di ricostruire l’identità. Un “film” già visto nella tarda primavera del 2019, quando in concomitanza con le polemiche sulla politica inerente gli immigrati ci fu una scia di aggressioni in molte città italiane. Che ci sia una nuova ondata di sbarchi è certo e le coste africane in questo momento sono palesemente incontrollabili. Il leader della Lega, Matteo Salvini, intanto ha sfoderato i vecchi slogan: “Con milioni di italiani in difficoltà non possiamo pensare a migliaia di clandestini (già 12.000 sbarcati da inizio anno)”. Secondo quanto riferisce l’Agenzia Ansa, una dozzina di barche ha lasciato le coste africane senza essere intercettata dai guardiacoste locali. Potrebbero averli lasciati partire oppure le partenze sono avvenute da un’area non controllata. Possibile che ci sia una falla nel controllo delle coste di Libia e Tunisia. Sullo sfondo la necessità del potenziamento della rete di assistenza sanitaria all’arrivo in considerazione delle norme anti covid e dei posti sule navi per la quarantena.