“I ricordi sono come la marmellata. Da stratificare in barattoli, etichette stampate su cartoncini spessi, bordi lucidi. Quello che si può fare è decidere o meno di svitare i tappi. Di ascoltare quel rumore corto che spezza l’isolamento, scioglie l’aria, la lascia libera di entrare e di uscire. Frantumare i pezzi. Marmellata e vetro. Gusto acidulo e denso sulla lingua rossa”.
E’ questo l’incipit del secondo romanzo di Sara Maria Serafini, “L’amore che devi”, in libreria dal 29 aprile, edito, come il precedente, da Morellini Editore nella collana Varianti (184 pp, 15,90 Euro).
La narrazione si snoda intorno alla figura di Violante, una donna all’apparenza solida, inserita in una vita per così dire ‘perfetta’: un marito straordinario, Lorenzo, e due figli piccoli, Matteo e Sofia. Eppure, Violante sente mancare qualcosa. Un pomeriggio come tanti, per caso, tra le strade di Cosenza, in un negozio di giocattoli in cui si è recata a comprare un regalo per il compleanno del suo primogenito, rivede Riccardo. E qualcosa si rompe, lasciando irrompere con furia il passato nel suo presente.
Violante e Riccardo si erano incontrati per la prima volta in prima elementare: il loro legame aveva subito tante trasformazioni, prima l’amicizia, quindi l’amore, infine la separazione. Attraverso gli anni Violante e Riccardo erano rimasti insieme tra alti e bassi fino a quando lui era partito per l’università, determinando la separazione dei loro percorsi. Tra continui flashback, il romanzo della Serafini, con una prosa perfetta e un ritmo che non mostra mai cadute, racconta la loro vita di adulti inframmezzata dai continui sprazzi del loro passato in una storia malinconica che la protagonista vive in modo irrequieto e colpevole.
Violante non si piace perché prova un amore diverso da quello che deve – o che almeno dovrebbe, secondo il senso comune – verso suo marito e un amore che sente – in termini di passione, viscere e trasporto – verso il proprio ex.
Un romanzo struggente che avvolge e coinvolge e in cui ogni donna può in fondo ritrovarsi. “L’amore che devi” è come una giornata di primavera in cui il sole caldo lascia presagire l’arrivo della bella stagione, ma in cui la tempesta potrebbe arrivare, inattesa, all’improvviso. Una storia d’amore fatta di ricordi che hanno lasciato un segno profondo, di sangue e viscere, delicato e forte che saprà certamente emozionare.