La Rai è compagna di vita. L’informazione è democrazia e la nostra Costituzione va realizzata in un processo che non perda mai le caratteristiche democratiche che vanno rinforzate senza sosta. Il servizio pubblico è anche osservato da una Commissione parlamentare speciale: la “ Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi “.
Ultimi avvenimenti , ricchi di registrazioni . sono stati occasione di titoli sui quotidiani e di trasmissioni televisive e di interventi dei così detti social.
Sul caso Fedez, sul concertone del Primo Maggio, su Report si è discusso in Commissione ed il direttore Franco di Mare è intervenuto con professionalità, evidenziando i danni subiti dall’Azienda, la responsabilità legata al ruolo ed al contratto ed i contorni della vicenda. I commissari hanno esposto punti di vista riconducibili a posizioni di parte invocando l’intervento di Procure o evocando ma non chiedendo provvedimenti improponibili e non di loro competenza.
La Rai ha certamente bisogno di un assetto istituzionale diverso. Ed anche la Commissione di Vigilanza deve assumere uno sguardo più ampio. Non basta modificare la denominazione.
Ho letto in questo sito l’opinione condivisa sulla necessità di una nuova legge di riforma della governance Rai, e pubblicata il 6 Luglio 2020 a firma di Renato Parascandolo, giornalista, saggista, già Direttore di Rai educational, già Assistente del Direttore Generale della Rai e Componente del Comitato scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici fondato a Napoli dall’avv.Gerardo Marotta. Mi fermo qui.
Parascandolo è Autore dell’ “Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche (1997-2008) che realizzata dalla Rai e dall’Istituto di Marotta gode del Patrocinio dell’UNESCO, del Parlamento Europeo, del Consiglio d’Europa ed addirittura del Presidente della Repubblica. Si tratta di duemila interviste-lezioni rilasciate dalle più autorevoli personalità di trentacinque Paesi dei cinque continenti della seconda metà del XX secolo.
Sono stato in Presidenza della Commissione Vigilanza in anni lontani e sono Coordinatore delle Assise di Palazzo Marigliano fondate da Gerardo Marotta e da Antonio Iannello e credo di potere chiedere alla Rai la digitalizzazione completa dell’Opera realizzata.
Mi sembra giusto che anche la Commissione di Vigilanza si adoperi perché si valorizzino le realizzazioni, si limitino i dibattiti un po’ affrettati, si eviti di invocare a parole la scomparsa della lottizzazione.
Basta non nominare alcuno secondo il manuale Cencelli.