Sono importanti ma invisibili, tengono in piedi l’intera economia agricola del Pese eppure sono fantasmi sfruttati. I braccianti agricoli sono scesi in piazza, davanti a Montecitorio, in una delle manifestazioni che stanno caratterizzando questo periodo di ritorno alle proteste. Un appuntamento annunciato e ineludibile. Aboubakar Soumahoro, il leader della manifestazione e da anni impegnato nel processo di rivendicazione dei diritti dei braccianti agricoli ha chiesto “risposte su permessi e vaccini o si aprirà una stagione di scioperi”. E’ stato un sit in all’insegna di slogan che ricordano i principi basilari di un’economia sana, ossia “legalità, diritti, salute e libertà per tutti». I manifestanti avevano con loro il frutto, in senso proprio, del loro lavoro, ossia ortaggi e frutta che, senza il loro apporto, non arriverebbero nei mercati e supermercati frequentati da milioni di consumatori,
“Abbiamo mandato una richiesta di incontro al presidente Draghi giorni fa e a questa richiesta non c’è ancora stata una risposta. Facciamo partire da questa piazza un’iniziativa di legge popolare per difendere la filiera del cibo. Nel Recovery c’è una paginetta. – ha detto Aboubakar Soumahoro – Ora hanno due scelte: o danno delle risposte concrete a quello che chiediamo, ossia il rilascio del permesso di soggiorno per emergenza sanitaria e vaccinano tutte e tutti, oppure si aprirà una stagione di scioperi e i pomodori li raccolgono loro”