Il 5 maggio alle ore 18.00 si terrà l’incontro online dal titolo “Giornalismo e diritti violati, a difesa del diritto dei cittadini ad essere informati”, conversazione con due ospiti d’eccezione moderati da Paola Rosà di OBC Transeuropa / CCI: interverranno Nancy Porsia, giornalista freelance e ricercatrice, vittima di intercettazioni da parte della procura di Trapani ma anche sotto tutela di polizia nell’autunno del 2019 per le minacce ricevute da un trafficante libico; Christian Elia, giornalista, condirettore di Q Code Mag, referente della prima edizione pilota del programma Journalist in Residence di Milano e tra i promotori del nodo milanese della Rete In Difesa Di.
L’evento – promosso nella settimana dedicata a livello mondiale alla libertà di stampa – si aprirà con il saluto del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, del presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana, Giuseppe Giulietti e di Francesco Martone, portavoce della rete nazionale “In Difesa Di”, a sottolineare il ruolo del giornalista quale difensore dei diritti umani.
I giornalisti europei operano in un contesto che la Commissione europea, nella sua relazione sullo stato di diritto e nel Piano d’Azione per la Democrazia, ha definito con toni allarmati: “In diversi Stati membri sono in aumento le minacce e gli attacchi fisici e online ai giornalisti. Le campagne diffamatorie sono frequenti, mentre le intimidazioni e le ingerenze di matrice politica nel loro insieme sono diventate comuni. Negli ultimi anni l’Europa ha assistito a brutali attacchi nei confronti dei media liberi, come ad esempio nel caso degli omicidi dei giornalisti Daphne Caruana Galizia a Malta e Jan Kuciak e la sua fidanzata Martina Kušnírová in Slovacchia”.
Omicidi che sono stati preceduti da minacce fisiche e legali nei confronti delle vittime, in un quadro europeo dove è in crescita costante il numero dei giornalisti minacciati – sempre più spesso online – e oggetto di vessazioni e campagne diffamatorie, a cui talvolta danno inizio persino esponenti politici.
La relazione sullo Stato di diritto 2020 ha rilevato che tali pressioni hanno un effetto deterrente sui giornalisti e possono tradursi in episodi di autocensura e ridurre lo spazio per il dibattito pubblico su questioni importanti.
Nel progetto Media Freedom Rapid Response (MFRR) finanziato dalla Commissione Europea, OBCT e Q Code Mag hanno collaborato nell’ideare e implementare a Milano un programma di residenza per giornalisti minacciati sull’esempio del programma Journalists in Residence sviluppato da ECPMF – Centro europeo per la libertà di stampa di Lipsia.
Anche dell’importanza di strumenti come questo si parlerà nell’evento “Giornalismo e diritti violati” trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa: https://www.facebook.com/
Si potrà anche partecipare via zoom previa registrazione.
Link all’appuntamento: https://www.balcanicaucaso.