“Esistono circostanze nelle quali bisogna reagire con prontezza, altrimenti accade l’irreparabile”, – con questa frase Leonid Volkov, il capo degli uffici del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny, ha convocato nuove azioni di protesta che si svolgeranno in tutta la Russia il 21 aprile alle ore 19:00.
Il 23 marzo 2021 la squadra di Navalny ha avviato il sito free.navalny.com, il quale avrebbe dovuto raccogliere 500 000 firme di persone disposte ad uscire in piazza per protestare in una data che sarebbe stata annunciata in un secondo momento. Questo metodo, secondo gli autori, dovrebbe garantire una maggiore sicurezza per i partecipanti, dati gli arresti di massa durante le ultime proteste che si sono svolte in gennaio. Tuttavia, la data delle proteste è stata annunciata appena sono state raccolte 450 000 firme e non mezzo milione.
Il 15 aprile la Fondazione per la lotta alla corruzione di Alexei Navalny ha pubblicato una video–inchiesta sulla presunta “dacia” del presidente russo Vladimir Putin, situata nella località di Valdaj, una parte della Russia nord–occidentale. Questa residenza presidenziale non è mai stata mostrata al pubblico e, stando al parere degli investigatori della Fondazione, questo è dovuto al fatto che è incredibilmente lussuosa. Inoltre, Putin è stato nuovamente accusato del coinvolgimento negli schemi di corruzione. Può essere una coincidenza, ma un giorno dopo, il 16 aprile, la Procura generale russa ha aperto un’inchiesta per dichiarare “estremista” la Fondazione di Navalny. In caso di approvazione dell’inchiesta, tutta l’attività dell’organizzazione sarà paralizzata, in quanto diventerà praticamente fuori legge.Sembra che per questo motivo i sostenitori di Navalny abbiano deciso di cambiare i progetti e annunciare le proteste il prima possibile, con il motto “L’ultima battaglia fra il bene e la neutralità”.
Ma il motivo principale è ancora un altro. In accordo con le recenti dichiarazioni della portavoce di Navalny Kira Yarmysh, lecondizioni fisiche del politico risultano molto gravi, a causa dello sciopero della fame che il Navalny tiene dal 31 marzo con lo scopo di ottenere le adeguate cure mediche. Alexei Navalny sta morendo in carcere e il suo futuro sembra stare nelle mani di tutti i russi solidali.