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Partigiane e partigiani per sempre

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E’ online la piattaforma promossa dal’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) noipartigiani.it. Si tratta del risultato del lungo e impegnato lavoro impostato un paio di anni fa da Laura Gnocchi e Gad Lerner, sviluppato con molti apporti volontari e con il sostegno dello Spi-Cgil.

Nel sito si trovano già ora 150 testimonianze e storie di esponenti della resistenza, internati militari, giovani di allora che spiegano la loro scelta. Seguiranno, nelle date evocative del 2 giugno e del 25 luglio, le numerose altre esperienze. Un così rilevante tesoro costituirà la base del Museo nazionale italiano della Resistenza, di prossima apertura a Milano.

L’iniziativa, presentata lo scorso venerdì 16 aprile dal Presidente dell’ Anpi Gianfranco Pagliarulo, dai due autori e dallo storico Giovanni De Luna, intende essere un momento importante della ricostruzione della memoria su di un periodo storico che da più parti si vorrebbe eludere o banalizzare come mera “guerra civile”. Il “revisionismo”, supportato da componenti politiche ciniche e benevoli verso i fascismi, potrebbe coniugarsi ai mutamenti generazionali e all’invecchiamento dei protagonisti. La dittatura dell’istantaneità, tipica dell’età dei social, si imporrebbe inesorabilmente.

Per questo la scelta dell’ Anpi è di grande importanza. Solo il racconto reale, consegnato da voci e immagini autentiche, è in grado di dare il giusto valore alla Resistenza e all’antifascismo.

Un messaggio di plauso è arrivato dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e Pagliarulo ha annunciato un accordo con il dicastero dell’Istruzione per una diffusione del memoriale nelle scuole.

Articolo21” ha partecipato al lancio della piattaforma e intende offrire il suo contributo specifico, attraverso il recupero e il ricordo dell’impegno delle giornaliste e dei giornalisti che presero parte a quella stagione sul versante progressista e democratico. Il prossimo venerdì 23 aprile, ad esempio, sarà commemorato insieme all’associazione veneta dei giornalisti la figura di Nino Vascon, straordinario cronista partigiano, cui si deve il primo racconto della tragedia del Vajont.

Nella serata della passata domenica il sito dell’ Anpi è stato attaccato per alcune ore da un hackeraggio gravissimo e provocatorio. Il neofascismo in abiti digitali è uno dei nuovi pericoli all’orizzonte.


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