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Ora la verità sull’assassinio di Giorgio Karaivaz

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Verità e giustizia per Giorgio Karaivaz, il cronista greco ucciso venerdì scorso con cinque colpi di pistola per le sue indagini sulla malavita organizzata. La sua morte ha sconvolto tutto il mondo delll’informazione greco e, a distanza di pochi giorni, non si fermano le richieste e gli appelli per assicurare alla giustizia esecutori e mandanti dell’omicidio. I sindacati dei giornalisti greci sono in prima fila: la Federazione Panellenica dei giornalisti (Pfju), che si era subito detta  devastata dall’orribile omicidio e aveva chiesto un’inchiesta immediata, si  unisce alla voce di “ogni cittadino democratico in Grecia , Europa e in tutto il mondo nel condannare questo atto criminale” e afferma che uccidere un giornalista è un colpo al cuore della Repubblica stessa.
Anche il sindacato dei giornalisti di Atene (Juadn/Esiea) e l’Unione dei giornalisti di Salonicco (Esiemth) hanno subito preso posizione. Esiea ha rivolto un appello alle auguri per “Difendere la libertà di Stampa e di lavoro dei giornalisti di fronte a tutte le pressioni e minacce , tanto più di fronte a mafie e piani criminali”. È infatti stati chiaro fin da subito che quello di Karaivaz è stato un omicidio pianificato a tavolino. E ora rivolge un appello alla Federazione europea dei giornalisti (Efj) e a quella internazionale (Ifj) per chiedere il loro supporto in questa vicenda.
Un forte appello al Governo è stato lanciato anche da Esiemeth, che chiede alle autorità di fare “ tutto il possibile per risolvere al più presto il caso e assicurare i suoi autori alla giustizia”.
Il presidente della EFJ, Mogens Blicher Bjerregord e il Segretario generale della Ifj, Anthony Bellanger hanno anch’essi preso subito posizione e si sono detti devastati dall’accaduto.
In effetti, secondo quanto riportato dalla Efj, i colleghi di Karaivaz avrebbero spiegato che il giornalista di recente non aveva riferito di nessuna minaccia o movimenti sospetti nei propri confronti: l’attentato è arrivato dunque a freddo e ha sconvolto tutti.
Intanto, il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, ha disposto un’inchiesta il più rapida possibile sul crimine. Il clamore è stato enorme, in tutta Europa: dopo il delitto, anche il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli e la presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen avevano espresso la loro indignazione e il loro cordoglio.


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