“Non c’è tempo, è tempo di agire. Non parliamo più della libertà di Navalny, ma della sua vita. L’appuntamento è in piazza, mercoledì 21 aprile alle 19.00 ora locale”. I sostenitori di Alexei Navalny, l’oppositore russo in sciopero della fame dal 31 marzo scorso e che ora si trova in condizioni di salute disperate, promuovono manifestazioni e proteste in tutta la Russia per il 21 aprile. L’invito è contenuto in un post su Facebook di Leonid Volkov, tra i sostenitori dell’oppositore.
Le condizioni di salute di Navalny sono gravissime. Oppositore di Vladimir Putin e presidente di Coalizione Democratica, formazione in precedenza co-presieduta con Boris Nemcov morto assassinato nel febbraio 2015, rischia l’arresto cardiaco e problemi gravi della funzione renale a causa di una concentrazione eccessiva di potassio nel sangue. La notizia è rimbalzata nelle agenzie di stampa di tutto il mondo scatenando una mobilitazione internazionale scesa in campo per chiedere al presidente russo di salvare la vita di Navalny definito da Amnesty International “prigioniero di coscienza”. Anche settanta artisti, scrittori e attori, fra cui i premi Nobel per la Letteratura Svetlana Alexievitch e Salman Rushdie, hanno pubblicato un appello affinché vengano prestate cure mediche urgenti all’oppositore che dal 31 marzo è in sciopero della fame in prigione. Sul caso Navalny sono intervenuti anche il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Presidente della Commissione Europea David Sassoli che su Twitter scrive: “In nome del rispetto dei valori umani mi appello alle autorità russe perché sia subito visitato e curato.”
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