Il 21 aprile 2021 alle ore 19:00, in sintonia con le proteste nelle piazze centrali di tutta la Russia, si è svolta una manifestazione pacifica a sostegno di Alexei Navalny.
“Dottore per Navalny” è stato il motto di circa 50 manifestanti, che si sono uniti in largo Cairoli a Milano nonostante il maltempo. La richiesta dei protestanti è semplice: fornire all’oppositore russo, che tiene lo sciopero della fame ormai da tre settimane, la possibilità di essere esaminato da un medico privato. Infatti, Navalny sta avendo gravi problemi di salute, dovute con tutta probabilità alle conseguenze del suo avvelenamento in agosto 2020. L’avvelenamento è uno dei motivi principali per cui il prigioniero politico russo rifiuta di essere curato dai medici del Servizio penitenziario federale. Il 19 aprile Navalny è stato trasferito “in ospedale”, come veniva dichiarato dai media filoputiniani. In realtà, “l’ospedale” rappresenta un reparto medico in un altro centro penitenziario “IK-3” (l’abbreviazione russa della colonia penitenziaria).
Come richiesta successiva, ma sicuramente non meno importante, è la liberazione immediata del politico, condannato a seguito di una sentenza dichiarata politicamente motivata dalla Corte europea per i diritti umani. Sui manifesti in russo, italiano e inglese c’erano anche le scritte “Putin peggio del cancro”, “Free Navalny” e “Libertà per prigionieri politici russi”.
P. S. Il 22 aprile, dopo le proteste di massa svoltesi in Russia, è giunta la notizia che, martedì 20 aprile, Navalny è stato trasportato in un ospedale civile nella città di Vladimir. Il 22 aprile i risultati degli esami eseguiti sono stati consegnati ai medici di fiducia di Navalny. Non si tratta ancora di una vittoria definitiva, ma è sicuramente un passo avanti nel salvataggio del politico.
Fonte: Comunità dei russi a Milano