Draghi, nell’ultima conferenza stampa , ha dato un senso alla politica. Non mi entusiasmo. Non sottovaluto. C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico.
Bisogna esercitare la libertà di pensiero. Bisogna fare e dire la verità, quella che viene ritenuta verità.
I furbi che scalano le file, in modo apparentemente distratto, vanno posti dinanzi alla responsabilità perché hanno certamente contribuito a rendere più forte il virus che colpisce gli anziani.
I protestatari di professione che stanno sempre a contestare l’operato del governo vanno richiamati a comportamenti intellettualmente onesti.
Abito accanto alla sede della Giunta della regione Campania. Gruppi di mamme si alternano nella protesta contro l’apertura delle scuole che non offrirebbero sicurezza e , a scuole chiuse, contro il provvedimento che impone la chiusura a discapito dell’apprendimento dei figli. Non di rado discutono tra loro fumando.
La questione della sedia negata a Ursula von der Leyen ha offerto l’occasione di chiamare col vero suo nome il Presidente Erdogan che, eletto, ha della democrazia un concetto limitato, più che dimezzato e che, da Presidente, si manifesta diversamente da come deve presentarsi un leader democratico.
E poi la realtà dell’emigrazione dalla Libia, dei cosi detti campi di detenzione, della contrarietà a ‘gestire’ le persone offrono spunti di alta riflessione sulla nostra politica nei riguardi di donne ed uomini che cercano il rispetto dei diritti dell’uomo.
Mi pare che il linguaggio manifesta una personalità che ha consapevolezza del ruolo e che è fedele alla Costituzione ed ai suoi principi fondamentali.
La particolare situazione politica e sanitaria non favorisce , anzi esclude la mobilità come la abbiamo vissuta fino ad un anno fa.
Questo tempo di dolore da non archiviare è tempo di ripensamento. E’ tempo che deve farci comprendere, tra l’altro, come l’Italia delle Corporazioni, delle lobby, dei gruppi alla ricerca di primazia deve terminare e fare spazio alla solidarietà valore costituzionale.
Questo tempo deve essere il tempo del governo e della formazione, della crescita democratica e della maturità di ognuno di noi, dell’affermarsi del cambiamento dovuto al recupero della coscienza.“Ma con quale coscienza un giovane salta la lista e si fa vaccinare sapendo che lascia esposto a rischio di morte una persona fragile ?”
Terribile domanda ! C’è una responsabilità da assumere e la responsabilità è di tutti.
Ecco. E’ il primato della coscienza richiamato insieme alla responsabilità per ognuno.
Queste parole non sono di poco conto. Parliamo di civiltà da vivere , altro dal progresso di una tecnologia patrimonio di tanti e di numerosi immaturi e incivili che hanno della libertà una idea individualistica, egoistica e populista.
Dalle parole ai fatti. Per i fatti occorre formazione di cittadini. Da tempo in Italia non si parla dei diritti e dei doveri , non si fa cenno alla formazione, non si lavora per educare al rispetto della Costituzione, non ci si fonda sul nostro patrimonio culturale.
Forse è venuto il tempo in cui, sollecitati da un Presidente che ci vuole ricondurre alla normalità, potremmo operare un salto di qualità , alimentando la coscienza critica che dovrà poi verificare se , oltre le parole, verranno i fatti. E la democrazia maturerà in tutti noi.
Spero che sia così.