Il Centro studi Pio La Torre aderisce a “La via dei librai”

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La pandemia che stiamo vivendo ha svelato tutte le fragilità della nostra società, ma anche un senso di comunità che forse avevamo smarrito. In questo particolare frangente storico il Centro studi Pio La Torre ha ritenuto necessario aderire alla manifestazione “La via dei librai”, organizzata a Palermo dal 22 al 26 aprile, aderendo al tema scelto quest’anno: “La città comunità”.

Una comunità che è tornata ad animarsi intorno alle attività del Centro studi nonostante lo stop forzato delle iniziative in presenza, interessando un pubblico trasversale: le videoconferenze del progetto educativo antimafia (con più di 600 scuole coinvolte da Nord a Sud Italia), i seminari di economia circolare, una web tv per gli studenti, incontri sulla rigenerazione urbana, sulla storia della musica e la sicurezza digitale e attività per la terza età si sono alternati senza sosta, grazie al “progetto Biblioteca2030”, lungo questo periodo “sospeso”. E quando le biblioteche sono state costrette a chiudere per le misure di contenimento dell’epidemia da Covid 19, il centro ha lanciato il primo servizio di “social delivery” dei volumi antimafia con l’iniziativa “Libri a casa tua”, la consegna a domicilio dei volumi della biblioteca del Centro studi. Un modo per rompere l’isolamento imposto dalla pandemia, senza rinunciare al piacere della lettura, ridefinendo luoghi e abitudini di fruizione, con un nuovo servizio di prestito a domicilio.

Tasselli di un percorso che in questi mesi ha analizzato, con un nuovo slancio, l’indagine sulla percezione del fenomeno mafioso tra gli studenti e i detenuti delle case circondariali che hanno aderito al progetto educativo. I risultati saranno presentati il 30 aprile, giorno dell’anniversario dell’assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, come il centro fa da 15 anni per onorarne la memoria e l’impegno. Il significato del riscatto, della pena, il nostro senso di espiazione e responsabilità sono le trame di una comunità che si è andata consolidando proprio grazie a questa indagine partita dal basso e sostenuta dal lavoro volontario di ricercatori, esperti, rappresentanti del mondo sindacale e della scuola.


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