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Diffamazione, Lorusso: «Bene il presidente della Consulta. Dal governo nessun segnale per il settore»

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«La sollecitazione che il presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio, ha rivolto al parlamento affinché sia rispettato il termine per l’approvazione di una norma abrogativa del carcere per i giornalisti è un forte richiamo alla responsabilità». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.

«Purtroppo, ad oggi, sono tanti i provvedimenti che riguardano la professione giornalistica che giacciono in parlamento e sui quali non si registra alcun passo in avanti. Oltre alla cancellazione della pena detentiva, incompatibile con la Costituzione e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, è bloccata la proposta di legge di contrasto alle querele bavaglio e alle liti temerarie. A parole tutti riconoscono il ruolo fondamentale dell’informazione. Nei fatti, governo e parlamento, e i lavori preparatori del Recovery Plan lo dimostrano, hanno cancellato l’informazione e il settore dell’editoria dall’elenco delle priorità», aggiunge Lorusso.

«A parte dichiarazioni generiche – conclude il segretario Fnsi – non si intravede alcuna volontà di mettere in cantiere provvedimenti per riforme strutturali e per sostenere concretamente il settore nella delicata fase di transizione al digitale. Non si registra, inoltre, alcun segnale sul fronte della difesa del mercato del lavoro e della salvaguardia dei livelli occupazionali, sempre più in caduta libera anche a causa di politiche pubbliche che favoriscono la precarietà. Serve un cambio di passo che vada oltre le parole e le buone intenzioni».


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