La delusione per il rinvio al 25 maggio dell’udienza preliminare per l’assassinio di Giulio Regeni si accompagna all’indignazione per la diffusione, proprio alla vigila dell’udienza, del video infamante nei confronti di una vittima torturata e uccisa con ferocia. Un video che rilancia tesi già ampiamente dimostrate come false e che ha il sapore del depistaggio e come tale va trattato. C’è una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Giulio e siamo certi che farà chiarezza sugli scopi veri delle varie operazioni di disinformazione e distrazione di massa che periodicamente vengono avviate, e sui suoi ispiratori, in Italia e altrove. L’abbiamo vissuto ripetutamente negli ultimi decenni, per l’assassinio di Ilaria e Miran come per quello di Andy Rocchelli e Andrej Mironov, solo per ricordarne alcune vicende a noi molto care.
Il prossimo 25 maggio, come ogni giorno, Articolo 21 sarà di nuovo al fianco di Claudio e Paola Regeni e dell’avvocata Alessandra Ballerini e rilancerà la #scortamediatica che anche questa mattina si era attivata davanti a Palazzo di giustizia e in ogni testata e sito d’informazione che hanno a cuore la ricerca di verità e giustizia per Giulio. E ogni giorno torneremo a denunciare i silenzi dell’Egitto, che continua a ostacolare il lavoro della Giustizia italiana, come i silenzi del nostro governo, che di questi ostacoli non ha chiesto conto fino in fondo.
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