Nasce a Chiavari – Città metropolitana di Genova – il 18 luglio 1896 Giovanni Battista Canepa e, com’era e com’è costume in quel di Genova, per parenti e amici è sempre stato Giobatta. Ancora troppo lungo, poteva diventare Giamba. Ma ci ha pensato lui , e alla storia è passato come “Marzo”.
Il partigiano Marzo, un nome di battaglia che profuma di primavera, di speranza, di ottimismo, di vita che rinasce. Così, è stato proprio il protagonista in prima persona a dare il timbro narrativo al docu-film che racconta la sua storia, Marzo – Cronache di una vita, prodotto dall’Aicvas (Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna) e dall’Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti) e disponibile gratuitamente sul portale streeen.org, nell’ambito della rassegna cinematografica organizzata dall’Ancr (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza) per le celebrazioni del 25 Aprile (https://streeen.org/film/marzo-cronache-di-una-vita/).
Giovanni Battista Canepa, rivoluzionario e partigiano, è protagonista di tutti gli avvenimenti più importanti della prima metà del ‘900. Della sua avventurosa e romantica esistenza rende testimonianza in prima persona: il film – su soggetto del presidente Aicvas, Italo Poma, per la regia di Diego Venezia – si sviluppa attraverso il racconto che Marzo stesso fa della propria vita nei suoi libri autobiografici.
Un documentario che affianca al rigore scientifico della grande Storia l’emozione delle piccole storie personali e delle esperienze individuali – spesso dimenticate – dei coprotagonisti che, volenti o nolenti, hanno attraversato il secolo passato.
Una narrazione serena, leggera, talvolta persino ironica, che parte dall’infanzia a Chiavari vissuta con i nonni, per passare alla partecipazione come volontario alla Prima Guerra Mondiale (dove concretizza nell’ideale socialista il suo bisogno di giustizia), dalla prigionia in Austria alle lotte del biennio rosso, dalla “trasferta in Sudamerica all’antifascismo in patria e in Francia, dal confino a Lipari alla Guerra di Spagna dove Marzo fu assistente maggiore di Pacciardi nelle Brigate Garibaldi, al ferimento nella Battaglia di Guadalajara alla guerra di Resistenza con la Brigata Garibaldi Cichero assieme a Bisagno e Ukmar che nell’aprile ‘45 libererà Genova prima dell’arrivo degli alleati. Del capoluogo ligure Giovanni Battista Canepa diventerà poi vicesindaco e direttore delle pagine locali de l’Unità. Il 13 febbraio 1994, a 97 anni, Marzo muore in Sicilia, dopo essere diventato per un breve periodo il più anziano giornalista d’Italia e aver fondato il periodico “La Voce di Milazzo”.