L’agguato nella Repubblica democratica del Congo costato la vita all’ambasciatore Luca Attanasio, al carabiniere Vittorio Iacovacci, che gli faceva da scorta, e all’autista del World Food Program, Mustapha Milambo, nonostante gli arresti dei presunti responsabili e i nuovi elementi emersi, è avvolto ancora da misteri e omissioni non chiarite che chiamano a una riflessione doverosa e a una richiesta di chiarezza e assunzione di responsabilità.
Non è credibile che non ci fosse piena consapevolezza che la zona in cui viaggiava il convoglio internazionale fosse ad altissimo rischio, sia perché area contesa fra bande di terroristi che spadroneggiano al confine tra Rwanda ed Uganda, che di miliziani fuori controllo e jihadisti che per sopravvivere perpetrano razzie e atti di criminalità di ogni genere a danno della popolazione locale e di chiunque graviti nella sfera di loro controllo.
Anche se la tesi di partenza è il conflitto a fuoco seguito ad un tentativo di rapimento, occorre andare a fondo, con indagini rigorose, senza sconti per nessuno per fugare il sospetto che a monte dell’uccisione dell’ambasciatore Attanasio possa celarsi ben altro che un ‘semplice’ attacco terroristico o un’azione di criminalità comune.
Tanti sono i dubbi che avvolgono l’assalto che ha colpito il convoglio del WFP il 22 febbraio, oltre alla mancanza della protezione armata: dalla dinamica della sparatoria, alla fuga degli assalitori e alle reticenze delle autorità locali.
Dubbi che devono essere chiariti. Al più presto.
Focus on Africa, che da lunedì scorso segue la vicenda con inchieste, reportage e analisi, lancia con Articolo 21 e Festival dei diritti umani la campagna #veritaperlucavittoriomustapha, che avrà come immagine simbolo il disegno che Gianluca Costantini, illustratore e attivista, nonché collaboratore della nostra rivista, ha dedicato alle tre vittime dell’agguato.
Un impegno che va oltre il giornalismo, che deve e può essere condiviso da chi reclama verità e giustizia per tre portatori di pace e per le loro famiglie.
Non è il tempo di polemiche: siamo d’accordo.
Questo è il tempo di ottenere verità e giustizia.
Per Luca, Vittorio e Mustapha.
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