La scomparsa di Enrico Vaime ci costringe ad una riflessione: gli autori e attori comici sono (e sono stati) gli intellettuali più attivi nel cambiamento del nostro Paese. Da Cochi e Renato a Guzzanti e Dandini, passando per Gaber, Serra, Proietti, Grillo, Villaggio, Benigni, su fino a Fo; per non parlare dei vignettisti Forattini, Bucchi, Pellegrini (Ellekappa), Vauro. Prendere di mira un difetto ed estremizzarlo fino a farlo diventare ridicolo – cioè fonte di risate – è il modo migliore per provocarne il rigetto culturale. Più del monito morale, è la battuta irriverente quella che toglie la cromatura di ipocrisia al potere e al conformismo e li rende obsoleti.