“Soprattutto in momenti difficili come questi si misura il valore sociale dell’Uisp – dice Pesce, ringraziando i delegati e l’intera Uisp – Il nostro compito principale oggi è quello di essere al fianco di asd e società sportivive del territorio, al dramma di un movimento di base che rischia di essere spazzato via dall’emergenza sanitaria, che l’Uisp ha il dovere di difendere e rappresentare nei confronti del governo e ad ogni livello delle istituzioni locali”.
Subito dopo la sua proclamazione da parte della Presidenza del XIX Congresso nazionale Uisp, Tiziano Pesce ha ringraziato Vincenzo Manco, presidente nazionale uscente, Tommaso Dorati, segretario generale Uisp e l’intero gruppo dirigente Uisp, a cominciare da quello territoriale sino a quello nazionale, che lo ha accompagnato in questi anni nei quali è stato vicepresidente nazionale dell’associazione.
“Le trasformazioni saranno continue e viviamo in un periodo di emergenza dal quale speriamo di poter uscire presto, per questo il mio è un programma di inizio mandato – ha detto il neopresidente nazionale Uisp – siamo la Uisp dei territori che alza lo sguardo alla dimensione europea. Quello dello sport sociale è un importante banco di prova per nuove politiche pubbliche sulla salute, sul benessere, sull’inclusione, sull’ambiente, sulla solidarietà, sulle pari opportunità tra generi. L’Uisp è una grande rete associativa e la conferma è venuta proprio da questo nostro Congresso. Come ci ha detto Luca Gori, della Scuola Sant’Anna di Pisa, la rete alimenta la riforma e la riforma sollecita la rete. L’Uisp deve raccogliere questa sfida, sperimentando nuove metriche e nuovi indicatori, qualitativi e quantitativi”.
“Dal nostro Congresso emergono precise indicazioni per il futuro: centralità dei territori e della attività. L’Uisp è promozione sociale e sportiva a 360 gradi. Questo è stato il Congresso delle donne e dei giovani. Per questo sono orgoglioso di aver costruito una lista unitaria del futuro Consiglio nazionale, con una buona attenzione alle rappresentanze di genere: su 80 consiglieri eletti, 32 sono donne, ovvero il 40%. Ma promettiamo di fare meglio in futuro. Infatti già nella lista dei 26 supplenti, 14 sono donne e 12 uomini”.