Accendere la radio sulle frequenze di Radio Rai 3 come ogni mattina per ascoltare Prima Pagina (la rassegna stampa dei giornali commentata in studio con la partecipazione dei radio ascoltatori) ha riservato in data odierna una notizia che ha lasciati sgomenti e increduli: l’improvvisa scomparsa di Rossella Panarese, autrice e conduttrice di Radio Rai Scienza. La voce del direttore di Radio 3 Marino Sinibaldi in diretta, si è percepita sofferente nell’annunciare una perdita di una collega stimata e riconosciuta da tutta la comunità scientifica, oltre a quella giornalistica. Da subito le reazioni di cordoglio tra tutti quella che la conoscevano e ci lavoravano si sono susseguite per tutto il giorno notizia con il dovuto distacco, che per chi fa del giornalismo radiofonico, necessita. “ Le nostre parole ora escono a fatica“, è stato il commento di una collega in diretta durante il programma “Tutta la città ne parla”, sempre su Radio Rai 3. “Pensavamo a Rossella Panarese ogni volta che avevamo bisogno di un parere giusto, di una soluzione intelligente. Il suo equilibrio e il suo entusiasmo costruttivo ci proteggevano dalla tentazione dello sconforto e della noia. Dava senso al nostro essere Noi, e gliene siamo grati” è il commento pubblicato sul profilo Twitter della trasmissione Rai, da parte dei colleghi di Rai Radio3.
E ancora: “Lavorare alla radio significa non poter perdere mai le parole: le conduttrici e i conduttori di Radio3 Scienza le hanno ritrovate per raccontare Rossella Panarese, la sua capacità olimpionica di imparare una cosa dopo l’altra e una certa disciplina della danza” è il commento pubblicato sulla pagina facebook di Radio3 della RAI.Rossella Panarese era conosciuta per il suo impegno e la sua passione nel settore della divulgazione scientifica in radio a partire dagli anni Novanta quando iniziò a firmare programmi come Palomar e Duemila. Fu lei a ideare nel 2003 il programma di approfondimento Radio3 Scienza: una trasmissione scientifica di Rai Radio 3, in onda dal lunedì al venerdì dalle 11:30 alle 12:00 da lei condotta fino alla sua scomparsa. Una voce autorevole sempre attenta a dare spazio alle scoperte e agli studi nell’immenso panorama scientifico. A confermare la sua professionalità e capacità di prevedere l’evoluzione dei cambiamenti anche nel settore della medicina e della ricerca è stato lo stesso Marino Sinibaldi: “ Non dico che fossi stato scettico ma comunque incredulo, quando Rossella già mesi prima dell’inizio della pandemia da sars-cov-2, mi chiese di occuparsene. Aveva ragione e le sue puntate in trasmissione dedicate al Covid19, ne sono la prova che aveva capito prima di noi”. Tra le tante sue sue attività professionali, figurava anche una collaborazione con l’Università la Sapienza di Roma per un corso sul linguaggio radiofonico, oltre che con la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Porta la sua firma anche la voce Comunicazione della scienza per la Treccani. Una voce “seria, preparata e preziosa al servizio sempre attento della comunità scientifica italiana“: la ricorda così il presidente dell’Accademia dei Lincei, Giorgio Parisi.