Riceviamo e pubblichiamo questa comunicazione di alcuni cittadini di Parma, che alcuni giorni fa hanno manifestato il loro pensiero, riguardo alle restrizioni e alle regole dovute al Covid 19, presso il parco della Cittadella della città.
Di Parma della libera scelta
“Egregio signor direttore”, siamo un gruppo auto-generato composto di persone, madri, padri, nonni, nonne, figli e figlie che semplicemente hanno espresso il proprio pensiero manifestando pacificamente
riguardo alla negazione delle libertà fondamentali imposte dal governo a causa del covid-19. Non siamo
sovversivi. Non siamo criminali. Siamo solo stanchi di non poter vivere la nostra vita in completa libertà. Siamo esseri umani e siamo liberi.
Dopo un anno di segregazione molti di noi e tante persone al di fuori, vedono in questa situazione non solo
i pericoli sanitari, ma anche quelli della privazione di ogni diritto per il popolo e per i singoli; sembra quasi che il vero obiettivo sia politico ed economico.
Siamo stanchi di non poter vivere la nostra vita in completa libertà, una libertà che molti dei nostri padri e nonni ci hanno lasciato in eredità pagandola con la vita e che siamo qui a rivendicare. Tanti medici che con grande coraggio hanno cercato di approfondire le ricerche, seguendo la loro
esperienza, a spesso con ottimi risultati raggiunti esponendosi personalmente e professionalmente per richiedere autopsie e possibilità di curare a domicilio in scienza e coscienza, dimostrando che da questo
coronavirus si può guarire, sono stati attaccati e ridicolizzati, ci uniamo quindi alla loro battaglia per l’affermazione di questo diritto di scelta e vediamo che ora tocca a noi cittadini a quanto pare, e i metodi
sono identici. Senza entrare nei caotici “protocolli” del governo, ci siamo persi tra colori e promesse facendo il meglio,
rispettando le indicazioni date per mesi, e altri mesi mentre attorno a noi abbiamo visto che non migliorava proprio nulla ma, anzi, le privazioni sono aumentate. Continuiamo a subire restrizioni che stanno producendo più danni che benefici. Le città sono semivuote, viene assegnato loro un colore per distinguere il pericolo contagio, restano aperti solo gli esercizi commerciali considerati di prima necessità, l’economia sta subendo un danno inestimabile.
Ogni giorno decine se non centinaia di piccole aziende chiudono per non riaprire mai più, le scuole sono chiuse un giorno si e uno no. Sono imposte misure di prevenzione contagio che obbligano le persone a
coprire le vie respiratorie quando si trovano ad una distanza inferiore al metro l’una dall’altra, si può uscire di casa solo per giustificato motivo, la sera c’è il coprifuoco.
Lo stato italiano le chiama regole, dice: “queste sono le nuove regole” senza dare limiti di tempo alle restrizioni, regole come quelle attuali proibiscono gli assembramenti e impongono il coprifuoco che impedisce alle persone di comunicare tra loro, socializzare e di conseguenza affossare anche la dignità. Non parliamo del Governo che è riuscito a fare anche di peggio, in quanto mentre si promuoveva l’istruzione
pubblica oggi gli edifici studiati per questo compito sono semi vuoti.
Ai bambini è proibito di essere bambini, le regole imposte agli adulti sono uguali anche per i più piccoli,
creando in questi data la loro fragilità, delle paure, insicurezza, ansia, l’incapacità di socializzare, tutte cose
che a detta dei medici avranno ripercussioni psicologiche nel loro futuro.
Queste scelte stanno rovinando anche le generazioni future.
Il tutto ci viene imposto dicendoci che ci stanno salvando la vita, non abbiamo libertà di scelta e la
chiamano “nuova vita”.
Nelle ultime settimane non soddisfatti dell’opera distruttiva che stanno compiendo hanno deciso di
combattere questo virus con l’aiuto della scienza, ma non di quella tradizionale bensì di una nuova. Hanno iniziato la sperimentazione di un siero genico direttamente sulla popolazione con l’intento di renderlo obbligatorio.
Tanti di noi non più giovani sanno che al processo di Norimberga chiesero ad un imputato come il regime
nazista fosse riuscito ad imporre le sue leggi sul popolo, lui rispose che fu semplice era bastato inventare un pericolo e impaurirlo. Un popolo impaurito accetta qualsiasi cosa.
Noi non siamo negazionisti, forse qualcuno lo è, ma non importa, si tratta di un insieme pluralista, ma tutti noi sappiamo distinguere una cosa giusta da una sbagliata, una cosa vera da una cosa falsa. Noi non abbiamo tutta questa paura del virus, ma dei provvedimenti che il governo mette in pratica violando le cose più importanti che gli italiani posseggono: La Libertà e la Costituzione Italiana che la difende.
Le persone che sono scese in strada sabato 20 marzo a Parma, sono consapevoli come le persone che hanno manifestato nelle altre città, che qui ci sono in gioco interessi politici ed economici. Da un anno accendendo la tv tutti i canali come anche tutti i giornali danno notizie di contagi e morti da covid-19 , creando terrore nella popolazione., da quando è comparso questo virus le persone hanno smesso
di morire di altri mali, si moriva solo di covid-19. Oggi che stanno sperimentando un siero genico (il vaccino), che sta causando molti effetti collaterali (anche
gravi). Molti, come noi, si oppongono a questa tirannia, a questa propaganda del terrore, rivogliamo la nostra
libertà con tutti i diritti fondamentali e inviolabili garantiti dalla costituzione.
Noi siamo cittadini e abbiamo scelto di vivere, non siamo legati a nessun partito, movimento o sindacato, la
nostra e stata un’iniziativa pacifica e spontanea a cui ne seguiranno tante altre, chiunque si è presentato
parlando a nome di tutti ha mentito. Parlava solo a suo nome e non era stato autorizzato a farlo da nessuno.
Siete tutti invitati ad unirvi a noi, perché più saremo più ce ne saranno e quando questa lotta verrà condivisa significherà che potremo riconquistare la nostra libertà.
Cordiali saluti
Firmato: le 121 persone presenti il 20 marzo.