Vorrei che fosse vietata per legge la consegna degli acquisti on line in 24 ore.
Nasce anche da questa accelerazione la pressione a cui sono sottoposti i lavoratori dell’e-commerce, che sciopereranno il 22 Marzo, in tutta la filiera di Amazon, dai magazzinieri ai corrieri per le consegne. La vendita a domicilio sta cambiando il mondo del lavoro e mettendo in luce nuovi diritti erosi dalla fretta che fa profitto. Dopo i rider, che stanno lottando contro la schiavitù della consegna espressa, ci sono le “formiche” dei Grandi Venditori globali, che girano impazzite nei capannoni per non far freddare la voglia del cliente di avere il suo acquisto subito.
Il nostro rilassato click è il loro infernale clock. Prezzi bassi e tempo breve sono contrazioni che si scaricano sui lavoratori, mentre i Bezos diventano miliardari. Vietare consegne in 24 ore garantirebbe tempi umani non comprimibili per gli addetti dell’e-commerce. E realizzerebbe il dettato della Costituzione, dove dice che l’attività economica “non può svolgersi (…) in modo da recare danno (…) alla dignità umana”
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